Militari della Compagnia di Manduria hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla “confisca allargata” ai sensi degli artt. 321 C.P.P. e 240/bis C.P., di un locale commerciale adibito a bar/ristorante e di un appartamento, per un valore complessivo di 835 mila euro, di proprietà di una società con sede legale a Sofia (Bulgaria) e domicilio fiscale a Manduria (TA), amministrata da una persona di nazionalità bulgara residente a Roma.
Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto – dr. Benedetto Ruberto -, su proposta della locale Procura della Repubblica, consegue ad un’attività investigativa nel corso della quale era emerso il ruolo di due pregiudicati, uno dei quali amministratore dell’impresa messapica di costruzioni edili, che, attraverso un sistema di false fatturazioni, avevano fittiziamente trasferito in Bulgaria la proprietà degli immobili sequestrati, al fine di distrarli dalle procedure di misure di prevenzione patrimoniali.
I responsabili furono deferiti all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, per i reati di “trasferimento fraudolento di valori”
(art. 512 bis C.P.) e “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” (art. 2 D. Lgs. 74/2000).
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