MANDURIA – Martedì 25 febbraio 2014 presso la sala consiliare del Comune di Manduria ha avuto luogo il prosieguo dell’assemblea aperta già tenutasi la settimana precedente.
Si è avuta la partecipazione degli Amministratori dei Comuni di Manduria, Avetrana e Sava, convocati da A.F.M. –Associazione Forense Messapica, rappresentata dal Presidente Avv. Antonio E. Casto, nonché alla presenza del personale di Cancelleria e del Giudice Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace.
In tale circostanza l’Assessore Avv. Gianluigi De Donno ha riferito ai presenti del colloquio telefonico tenutosi nei giorni precedenti (alla nostra presenza) con funzionario del Ministero, il quale avrebbe verbalmente rassicurato in merito alla imminente adozione di un decreto riguardante anche l’Ufficio Giudiziario di Manduria.
All’esito di tale provvedimento, che a dire del dipendente ministeriale dovrà essere emanato entro la seconda settimana di marzo, il Comune di Manduria e gli enti locali limitrofi dovrebbero confermare la manifestata volontà politica di costituire il Consorzio che permetterebbe di mantenere in vita l’ufficio del Giudice di Pace.
Allo stato, si resta nella fase dei buoni propositi, anche perché ad oggi il Ministero non ha fornito alcuna formale garanzia sulla emanazione di un provvedimento che riguardi il nostro Ufficio Giudiziario, anche alla luce del recente cambio ai vertici governativi.
Né tanto meno i Comuni di Manduria, Sava, Avetrana e Maruggio, al di là delle dichiarate buone intenzioni, hanno posto in essere atti formali successivi alle deliberazioni del Commissario Straordinario del Comune di Manduria, avute il 15 ed il 29 aprile 2013.
Come è chiaro, gli Amministratori dovranno giocoforza misurarsi con le esigenze di bilancio da una parte, e con il diritto dei cittadini di non perdere il Giudice di Pace di Manduria, imprescindibile sede di Giustizia di prossimità in un territorio già discriminato da tagli alla spesa pubblica.
AFM ha intenzione di vigilare affinché il nostro territorio non sia ulteriormente defraudato e continuerà anche con la promossa raccolta di firme, giunta già ad oggi ad oltre 400 sottoscrizioni.
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