MANDURIA – Dopo una pausa di due ore per permettere ai consiglieri di seguire l’incontro degli azzurri (finito com’è finito) e dopo più di due ore di discussione per delle imperfezioni di natura finanziaria della proposta di delibera, il consiglio comunale ieri sera ha approvato all’unanimità lo schema di convenzione tra comuni che permetterà all’Ufficio del giudice di pace di continuare ad esistere. Lo stesso atto era stato già deliberato dai comuni di Sava e Avetrana che si consorzieranno per coprire le spese dell’ufficio giudiziario. Domani 26 giugno toccherà a Maruggio. L’accordo prevede l’assegnazione al giudice di pace con sede a Manduria di un dipendente per ogni comune. Il dirigente sarà di Maruggio, unico comune ad avere in organico una figura con tali caratteristiche disposta al distacco. I costi di gestione saranno ripartiti sulla base del numero di abitanti.
Gli avvocati dell’Associazione forense messapica presenti in aula raccomandano di non abbassare la guardia perché alla soppressione definitiva mancano solo tre giorni e poche ore.
IL COMUNICATO DEGLI AVVOCATI DI Afm
«A Manduria dopo un consiglio comunale terminato a tarda ora (interrotto per circa tre ore su richiesta di alcuni consiglieri che manifestavano estremo spirito patriottico e chiedevano di sostenere la nazionale di calcio dallo schermo televisivo), si è discusso dello schema di convenzione per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria. Alla seduta assisteva compatta una folta delegazione di avvocati associati ad AFM, oltre al Direttivo al completo, così come preannunziato. Dopo ampia discussione lo schema di convenzione è stato approvato all’unanimità, con ciò facendo prevalere il senso di responsabilità alle critiche strumentali di opposizione politica. Nelle ore mattutine vi aveva già provveduto il Comune di Avetrana. Ora si attendono le deliberazioni di Sava e Maruggio, al fine di procedere alla sottoscrizione della convenzione ed a tutti gli altri adempimenti da effettuare entro il 28 giugno p.v. Una battaglia AFM è stata vinta, ma l’impegno continua. Ce lo chiedono oltre mille cittadini che hanno sottoscritto la petizione. Ce lo chiede la storia ed il prestigio dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria».
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