MANDURIA – Il Giudice di Pace di Manduria è salvo. Questa è una storia di provincia, di quelle a lieto fine e che pertanto fa meno notizia della cronaca nera. Ma è una storia di speranza e volontà.
Perché Associazione Forense Messapica ha sperato sino alla fine, quando realisticamente si doveva mollare, ed ha voluto fortemente che questo territorio mantenesse il presidio di giustizia.
Ed allora AFM, con l’aiuto dei componenti del Direttivo, degli Associati, ma anche dei cittadini, ha raccolto oltre mille firme, indetto assemblee pubbliche, è intervenuta a dibattiti radiofonici, installato contatori alla rovescia a scandire il tempo rimasto, e organizzato persino una manifestazione corteo.
Il primo grazie è a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato in qualsiasi modo.
Ed il risultato è che il Giudice di Pace non seguirà la sorte di altri pubblici servizi, persi o svenduti, ma sopravviverà.
Per questo motivo AFM, dopo avere spronato (talvolta anche con vis polemica) gli Amministratori a remare tutti nella stessa direzione, oggi deve dire grazie.
Ed infatti il secondo ringraziamento è ai Sindaci Roberto Massafra, Mario De Marco, Alfredo Longo e Dario Iaia, alla Giunta (senza escludere altri, con menzione per Gianluigi De Donno, Giusy Distratis ed Enzo Tarantino), ed al Consiglio Comunale dei quattro Enti locali: Manduria, Avetrana, Maruggio e Sava, che hanno compreso, pur tra difficoltà di
bilancio, che una tale problematica va al di là del normale scontro politico tra maggioranza e opposizione, talmente importante si appalesa per un territorio: il mantenimento del Giudice di Pace si approva all’unanimità!
Manduria avrà un presidio di giustizia, a differenza di altre importanti cittadine che non sono state in grado di mantenere un Ufficio di Giustizia di prossimità.
Ad AFM, associazione di avvocati che ama questa terra, piace pensare che questo successo possa essere di esempio anche in altri campi.
Comunicato stampa dell’ Associazione Forense Messapica
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