
MANDURIA – Un’auto completamente distrutta, un’altra salva per un difetto di combustione della miccia e un’abitazione seriamente danneggiata dalle fiamme. L’obiettivo dei misteriosi attentatori è il titolare del noto ristorante-pizzeria manduriano, «Osteria dei Mercanti». E’ questo il pesante bilancio della notte di fuoco tra martedì e mercoledì che ha trasformato la tranquilla via Castorio Sorano a Manduria in una zona di guerra. E’ stata accertata l’azione dolosa che poteva provocare danni più consistenti anche alle persone.
I piromani sono entrati in azione intorno a mezzanotte, hanno infranto il vetro delle due auto cospargendovi dentro della benzina. Con una miccia hanno poi dato fuoco abbandonando la scena. La prima autovettura è stata avvolta dalle fiamme in pochissimo tempo mentre la seconda si è salvata grazie allo spegnimento improvviso della corda imbevuta che avrebbe dovuto innescare l’incendio. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio che hanno chiamato i vigili del fuoco e le centrali operative delle forze dell’ordine. Quando sono arrivati i pompieri, l’auto era già completamente distrutta mentre le fiamme avevano intaccato gli infissi di un’abitazione confinante che ha subito serissimi danni anche all’intonaco della facciata e dell’interno. Sul posto anche due pattuglie dei carabinieri e della polizia. La stretta via situata a poche decine di metri dalla piazza principale della città e dal locale dell’imprenditore obiettivo degli attentatori, si è trasformata in un inferno. Tutto il vicinato è uscito in strada in preda al panico quando sono esplosi i pneumatici e il serbatoio del carburante. Il titolare dell’Osteria dei Mercanti ieri mattina è stato interrogato dagli agenti di polizia del locale commissariato. Ai quali avrebbe detto di non avere mai ricevuto richieste estorsive o minacce di alcun genere. Gli investigatori da parte loro non escludono nessuna pista compresa quella che porta dritto al racket del pizzo.
Nazareno Dinoi su La Voce di Manduria