MANDURIA – Gente de lu paise, vinite, vinite, vinite! Si aprirà così questa sera, con la prima edizione della «Notte dei cantastorie», la Festa della Voce di Manduria giunta al suo sesto anno di età. Prima del ricchissimo programma di domani sera con la festa vera a propria che si sposterà in Piazza Garibaldi, le note e le storie della Voce stasera, a partire dalle ore 20,30, animeranno il centro storico dove si esibiranno quattro cantastorie, tre pugliesi e uno calabrese, in uno spettacolo itinerante che partirà da piazza dei Mercanti per spostarsi nello slargo del Bar dell’Angolo e concludere nel piazzale antistante la chiesa madre dove si esibiranno gli ultimi due artisti e dove ci sarà l’ensemble finale
Il pubblico sarà accompagnato da una postazione all’altra da un banditore (Maria Rosaria Coppola) che come il pifferaio magico trascinerà la gente attraverso il borgo antico con le note di una piccola banda composta da dieci musicisti manduriani (banda Franco Erario del presidente Flavio Massari).
Ecco chi saranno i musici dell’antica arte dei cantastorie.
Cataldo Perri
Cataldo Perri, «medico per mangiare, musicista per vivere», dice di lui l’artista, è nato e vive a Cariati, provincia di Cosenza. Suona la chitarra battente con una tecnica personalissima che lo ha reso uno dei più virtuosi di questo nobile strumento della tradizione popolare calabrese. Autore dei testi e delle musiche di “Laura e il Sultano” e “Bastimenti”, spettacoli rappresentati non solo nei teatri italiani ma anche all’estero (Argentina, Germania, Belgio…), Cataldo Perri ha fatto concerti negli Stati Uniti (Columbus day 2002) all’Italian Center di Stanford ed alla Peace University, a Liverpool, al Barden Treffen di Norimberga, in Svizzera, in Australia, al Festival dei due Mondi di Spoleto alla “Fiera del libro di Torino”.
Il suo ultimo CD, Guellarè , uscito con l’etichetta MK Records e registrato con “Lo Squintetto”, è stato particolarmente apprezzato da pubblico e critica così come apprezzato è stato il suo libro “Oi dottò”, eccezionale mix di ironia e umanità, pubblicato nel 2013 e presentato nel 2014 alla Fiera del Libro di Torino in forma di spettacolo letterario musicale.
Gianni Vico
E’ difficile parlare di Gianni Vico senza nominare i Cantacunti, la compagnia di cantastorie di cui è fondatore e leader e con la quale condivide la scena dal 1997 e, ancor più difficile, è immaginarlo senza la sua chitarra e la sua armonica, pennello e colore con i quali dipinge fatti, personaggi, storie e leggende.
Con i suoi lavori, che sono diventati dei cd molto apprezzati, Gianni Vico ha narrato insieme ai Cantacunti le storie del Salento (Cantacunti – Storie e ballate dal sud), la presa di Otranto (Il martirio di Otranto), la storia di Giuseppe Di Vittorio (Peppino – storia di Giuseppe Di Vittorio), la figura di Papa Caliazzo (Papa Caliazzo), la storia di Gesù tratta dai Vangeli apocrifi (La fantastica storia), la storia di Rocco, fiaba per bambini e non solo (Rocco e lo scirocco) e, in un singolo, la vita all’ombra del camino di Elisa Springer, deportata di Auschwitz.
Nel corso degli anni, oltre ai numerosi concerti e partecipazioni a manifestazioni e festival, ha intrattenuto proficue collaborazioni con le scuole, con compagnie teatrali e con numerosi altri cantastorie: da Otello Profazio a Nonò Salamone, al grande Matteo Salvatore. E’ ideatore e direttore artistico della rassegna “La notte dei Cantastorie”. Si esibirà nel piazzale della chiesa madre.
Pasquale Quaranta
Il progetto P40 nasce nel 2002 dall’idea del musicista Pasquale G. Quaranta, personaggio emergente ed estroso della grande fucina di artisti salentini, subito balzato agli occhi del pubblico della sua terra natía per l’originalità della sua opera e il carisma del personaggio.
Alla base del lavoro di P40 c’è l’osservazione attenta e critica del suo tempo che l’artista cerca di ri-significare nei suoi spettacoli, attraverso un repertorio di brani inediti composto dallo stesso.
P40 è un cantattore, un menestrello di corte catapultato nell’età contemporanea , impertinente e geniale che, con l’aiuto della sua chitarra, ama scherzare poeticamente sugli usi e costumi, vizi e virtù della società che lo circonda.
Tra le sue produzioni discografiche ricordiamo: “In una grotta i suoni rimbalzano”; “Io faccio marketing”, “Indovinelli Spintarelli” (libro+CD), “DonnaProject” “Vane”…il discOrario musicale. Si esibirà nella postazione di Via Mercanti.
Mino De Santis
E’ stato definito da Vincenzo Mollica “ un arista da seguire” e i tanti che lo seguono sanno che, Mino De Santis non delude mai.
Le sue canzoni sono un carosello di personaggi che, tratteggiati con scanzonata ironia o con tenera malinconia, rappresentano il presente e testimoniano il passato di questo nostro Salento, povero d’acqua e ricco di contraddizioni.
I suoi lavori, da Scarcagnizzu a Caminante sino all’ultimo Muddhriche, sono la prova evidente che Mino De Santis ha la dote di saper raccontare le vite e le storie e l’estro di volerlo e saperlo fare con la musica.
Alla fine i quattro cantastorie si riuniranno nel piazzale antistante la chiesa madre e proporranno brani della tradizione popolare con la partecipazione del pubblico.
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