Secondo i dati diffusi dalla Questura, i manifestanti presenti sono almeno cinquemila. Gli agricoltori spingono carriole con pezzi di tronchi degli ulivi uccisi dall’infezione, che vengono scaricati per terra a simboleggiare che l’olio del Salento è diventato ormai legna da ardere. Ad aprire il corteo un trattore con un rimorchio sul quale è stato caricato un ulivo eradicato dopo essere stato ucciso dalla Xylella e diventato il simbolo della mobilitazione odierna. A chiudere il corteo ci sono quaranta trattori.
“Questa mattina siamo stati presenti, assieme al vice sindaco Mirco Piccolo, alla manifestazione organizzata da Coldiretti contro la xylella. – È quanto ci comunica Dario Iaia con un nota stampa – La situazione è gravissima: da un lato una malattia che procede a grandi passi e che ha raggiunto il nostro territorio e dall’altra una Regione incapace, sin d’all’inizio, di affrontare il problema e responsabile dell’avanzamento del patogeno. Si sono persi anni dietro la demagogia, – continua il primo cittadino di Sava – il falso ambientalismo e gli stregoni, offendendo la scienza e gli studiosi ed oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non possiamo più perdere tempo nè accontentarci di decreti, come l’ultimo del governo, che lasciano il tempo che trovano e sono elemosine che non servono alla nostra terra. Noi abbiamo bisogno di una politica che decida – conclude Iaia – e che sia accanto al mondo agricolo con serietà e competenza . “
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