Riccardo Prisciano, maresciallo dei Carabinieri, originario di Avetrana, poeta e scrittore, autore della raccolta di poesie “Insonnia” e del poema biblico “L’Arcangelo crociate”, ha pagato care le sue posizioni di critica nei confronti dell’Islam e dell’islamismo. Lo scorso 8 luglio, infatti, gli è stato notificato l’avvio di un procedimento disciplinare “per islamofobia, xenofobia, omofobia, violazioni dei doveri attinenti al grado ed al giuramento prestato e per aver inficiato l’apoliticità della Forza Armata”.
Il 6 agosto, mentre lo stesso Prisciano si trovava in Puglia, in congedo parentale per gravi problemi famigliari, veniva fissata la data del processo disciplinare, con soli due giorni di anticipo. A nulla è servito chiedere di spostare il processo per esigenze famigliari: il processo si è svolto in assenza di Prisciano e il maresciallo è stato condannato a sette giorni di consegna di rigore.
Pochi giorni dopo, il trasferimento in Sardegna, a ben 800 km dalla piccola figlia di Prisciano, che versa in gravi ed accertate condizioni psico-affettive.
Da quella data, il maresciallo ha prestato servizio solo tre giorni, usufruendo del congedo parentale non retribuito. In pratica, ha dovuto rinunciare a gran parte dello stipendio per poter stare accanto alla bambina di 4 anni.
Il procedimento disciplinare è stato causato dalla partecipazione di Prisciano ad una conferenza, in qualità di scrittore e relatore, sull’”incostituzionalità dell’Islam e l’impossibilità di credere all’esistenza di un Islam moderato”, mentre era libero dal servizio.
Finita? No, perché un nuovo procedimento disciplinare, sempre “per islamofobia, xenofobia, omofobia, violazioni dei doveri attinenti al grado ed al giuramento prestato e per aver inficiato l’apoliticità della Forza Armata”, è stato avviato, questa volta a causa degli articoli scritti da Prisciano su un quotidiano on line che riguardavano argomenti scottanti come aborto, teoria gender, immigrazione e sovranità statale.
Nel fascicolo sono stati anche allegati stati facebook del Maresciallo ritraenti il Patriota cecoslovacco Jan Palach ed anche frasi del filosofo Ernst Junger.
Inoltre, viene contestata a Prisciano la futura pubblicazione di un libro, un saggio giuridico dal titolo “Nazislamismo”, con la prefazione di Magdi Allam, edizione Solfanelli, che ancora non è andato in stampa. Secondo gli Ufficiali dell’Arma “benché si tratti di un saggio giuridico, scaturito dalla stessa tesi di Laurea in Scienze Giuridiche del Mar. Prisciano, non è opportuno che si parli in tali termini dell’Islam”.
Se fosse nuovamente punito, il maresciallo potrebbe rischiare di perdere il posto di lavoro.
Fonte: http://www.infodifesa.it/
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