Martedì 28 dicembre, alle ore 10.30, a bordo del cacciatorpediniere Andrea Doria della Marina Militare ormeggiato nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto, si svolgerà la cerimonia di avvicendamento al comando dell’Operazione Mare Sicuro (OMS): un’operazione indispensabile per assicurare la sorveglianza in una zona di mare di preminente interesse nazionale e capace di intercettare le minacce quando sono ancora lontane dai nostri confini, prima che queste si riverberino
sul territorio nazionale.
Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, il contrammiraglio Valentino Rinaldi passerà il testimone al contrammiraglio Riccardo Marchiò.
Il dispositivo aeronavale impegnato nella 47^ rotazione dell’Operazione Mare Sicuro, in oltre 4.000 ore di moto, ha pattugliato le acque antistanti la Tripolitania e la Cirenaica, lo Stretto di Sicilia e il Mar Ionio, contribuendo in maniera fattiva al contrasto alle attività illecite e deterrenza nei confronti di organizzazioni criminali in quelle zone, operando a tutela degli interessi nazionali per la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali e delle piattaforme off-shore nazionali.
L’Operazione Mare Sicuro, con l’avvio della 48^ rotazione, continua anche durante le festività natalizie ad assicurare attività di presenza e sorveglianza fondamentali per la sicurezza marittima del Mediterraneo centrale.
Approfondimenti:
L’Operazione Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale per garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti.
Sono assegnati all’Operazione fino a 6 mezzi navali, impiegati prevalentemente nelle attività di presenza e sorveglianza in Mediterraneo centrale, ed un’Unità navale ausiliaria impiegata per il supporto logistico alla Guardia Costiera e Marina Militare libiche.
Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale operano in un’area di mare di circa 160.000 km quadrati, situata nel Mediterraneo centrale, che si estende al di fuori dalle acque territoriali di stati terzi ed è delimitata a sud dal limite delle acque territoriali libiche, mentre l’unità ausiliaria opera prevalentemente rimanendo ormeggiata in porto a Tripoli.
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