lunedì 23 Dicembre, 2024 - 0:13:33

Marina Militare: gli “Amici del Castello” e il comune di Taranto firmano una convenzione per la valorizzazione del Castello Aragonese

Nell’occasione verrà svolto l’annuale convegno per illustrare i risultati conseguiti dalla Forza Armata

Taranto – Domani, mercoledì 15 maggio, dalle ore 16.00 presso la Galleria Meridionale del Castello Aragonese, l’Associazione “Amici del Castello Aragonese” e il Comune di Taranto firmeranno una convenzione volta a valorizzare il prestigioso Castello Aragonese. Successivamente ci sarà un incontro con la stampa al quale seguirà il Convegno annuale sul Castello, durante il quale saranno illustrati i risultati conseguiti dalla Marina Militare e dai suoi Partner nell’opera di valorizzazione culturale della principale fortificazione della città dei due mari.

All’evento parteciperanno il Comandante Marittimo Sud, ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
La ricca ed interessante scaletta dei lavori vedrà gli interventi della Direttrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, dott.ssa Maria Piccarreta, del Presidente della Fondazione “Amici del Castello Aragonese”, dott. Franco Marangi, del Curatore del Castello per la Marina Militare, ammiraglio Francesco Ricci, dell’archeologo del Castello, dott. Federico Giletti, della sua assistente dott.ssa Sabrina Grassi. Le conclusioni saranno tratte dal prof. Massafra che, per l’occasione, presenterà una pubblicazione, edita dalla casa editrice Scorpione, che tratta dei reperti rinvenuti nel butto dell’ex locale falegnameria.
Saranno inoltre presenti altri importanti rappresentanti di associazioni ed Enti che, nel corso dell’ultimo anno, si sono distinti per il loro sostegno all’opera di valorizzazione del maniero.

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Approfondimenti:
Con la sua forma quadrangolare occupa l’estremo angolo dell’isola su cui sorge il borgo antico della città, forma modificata negli anni. Inizialmente era solo una “Rocca” fatta da torri alte e strette e solo nel 1486 l’architetto militare, “Francesco di Giorgio Martini”, ebbe l’incarico di ampliare il castello conferendogli la forma che oggi possiamo ammirare.

A memoria della sua realizzazione una lapide murata sulla “Porta Paterna” che adornata dello stemma degli Aragonesi inquartato con l’arma dei d’Angiò riporta: “Re Ferdinando aragonese, figlio del divino Alfonso e nipote del divino Ferdinando, rifece in forma più ampia e più solida questo castello cadente per vecchiaia, perché potesse sostenere l’impeto dei proiettili che è sopportato col massimo vigore – 1492.”

Nel corso degli anni la struttura venne rafforzata con nuove torri ed il suo impiego cambiò passando da struttura militare per la difesa a dura prigione fino al 1887, anno in cui il castello torna ad essere sede militare e più precisamente della Marina Militare.

Nella sua storia si ricorda la lunga prigionia del Generale Dumas, primo generale di colore della storia e fonte d’ispirazione del celebre romanzo “Il conte di Montecristo” scritto da suo figlio Alexandre Dumas.

 

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