La cerimonia a bordo della portaerei Cavour nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto
L’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis è il nuovo comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) della Marina Militare. La cerimonia di passaggio di consegne si è celebrata oggi, 17 dicembre, a bordo della portaerei Cavour, ormeggiata nella Stazione Navale Mar Grande a Taranto, alla presenza del sottosegretario alla Difesa senatore Stefania Pucciarelli, dell’on. Gianluca Rizzo, presidente della commissione Difesa della Camera dei Deputati e del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino.
L’ammiraglio De Carolis assume la guida della Squadra Navale avvicendando l’ammiraglio di squadra Paolo Pezzutti.
La cerimonia, preceduta dal tradizionale “saluto alla voce” durante la rassegna degli equipaggi delle unità navali ormeggiate presso la Stazione Navale, ha visto il suo momento più emozionante e denso di significato nella lettura della tradizionale formula del riconoscimento e nella consegna, nelle mani dell’ammiraglio De Carolis, della bandiera di guerra della Marina Militare e delle Forze Navali.
Nel corso del suo intervento il sottosegretario Pucciarelli rivolgendosi all’ammiraglio De Carolis ha sottolineato come questa assunzione d’incarico avvenga ”in un periodo in cui il nostro Paese sviluppa la propria visione di difesa avanzata in aree strategiche sempre nuove, perché sempre nuove e subdole sono le minacce alla sicurezza e alla stabilità, soprattutto rispetto ai mari e alle funzioni abilitanti di cui sono portatori” e ha proseguito dicendo “In questo quadro la Marina Militare, attraverso il contributo incessante ed encomiabile in prima linea del personale della Squadra Navale, dovrà continuare a garantire la sicurezza marittima delle nostre acque sovrane così come quella dei mari del Mediterraneo Allargato in cui si sviluppa in buon parte il sistema di interessi nazionali particolarmente diversificato sul piano tematico e ampiamente distribuito sul piano geografico. Solo così sarà possibile, sul mare e dal mare, salvaguardare e promuovere gli interessi dell’Italia”.
Così invece il capo di Stato Maggiore della Marina Militare: “L’avvicendamento del comandante in Capo della Squadra Navale rappresenta senza dubbio alcuno la più affascinante delle cerimonie che riguardano i vertici della Forza Armata, valorizzata dallo splendido scenario ove fanno da sfondo le più performanti unità navali di cui dispone la Marina Militare”.
Definendo la squadra navale quale il braccio d’azione operativa, spina dorsale e nerbo della Forza Armata, ha posto l’accento sul personale “Proprio in questo momento, più di 1400 donne e uomini sono impegnati in attività operative fuori dai confini nazionali: equipaggi in mare, in cielo e in terra, impegnati nelle diverse basi, nei teatri operativi o nei diversi contesti internazionali. Sono ben consapevole di quanto sforzo vi sia quotidianamente richiesto, nelle strette turnazioni di impiego che gravano, ancor di più sulle vostre famiglie”.
L’ammiraglio Pezzutti lasciando l’incarico, ha espresso nel suo discorso di commiato l’onore di aver potuto provare il brivido dell’incarico più affascinante e sfidante per un ufficiale di Stato Maggiore.
L’ammiraglio De Carolis, rivolgendosi al capo di Stato Maggiore della Marina Militare ha affermato “mi dedicherò con slancio e totale dedizione alla preparazione e all’impiego delle forze dipendenti in aderenza alle priorità che lei definirà, affinché la componente operativa della Marina oggi alle mie dipendenze possa esprimere il massimo livello di prontezza per assolvere le missioni e i compiti assegnateci dalla Nazione. Sopra e sotto i mari, dentro e fuori dal Mediterraneo nelle nostre basi a fianco al personale delle altre Forze Armate con cui cooperiamo nei teatri operativi fuori area; ovunque chiamata ad operare la Squadra Navale darà il massimo per mari, cielo e terra, incluso il contributo che la Marina fornisce alle attività spaziali e di difesa cibernetica, in un moderno approccio multidominio”.
Approfondimenti:
Il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), retto da un ammiraglio di squadra, è stato costituito il 15 gennaio 1952, ereditando le tradizioni del Comando in Capo delle Forze Navali (costituito il 9 dicembre 1940), che a sua volta discendeva dal Comando dell’Armata Navale (costituito il 25 agosto 1914).
Dal 1972, CINCNAV ha il suo quartier generale a Santa Rosa, nei pressi di Roma, dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, risiedeva l’Alto Comando della Marina (SUPERMARINA).
CINCNAV è il vertice dell’organizzazione operativa della Marina Militare e dipende direttamente dal capo di Stato Maggiore della Marina. Da CINCNAV dipendono tutte le articolazioni operative relative alle unità navali, ai sommergibili, alle forze aeree, alle forze anfibie e al comparto delle telecomunicazioni e del supporto.
I principali compiti assolti da CINCNAV sono: difesa marittima del territorio nazionale e protezione degli interessi nazionali della NATO e dell’Unione Europea al di là delle acque territoriali; partecipazione alle operazioni nazionali e multinazionali per la gestione delle crisi e la sicurezza internazionale; contrasto ai traffici illeciti; la bonifica dei fondali marini da ordigni pericolosi per le attività sul fondo.
Insieme ad altri dicasteri CINCNAV concorre alle seguenti attività: vigilanza sull’inquinamento dell’ambiente marino; concorso nella ricerca e salvaguardia dei beni archeologici sommersi; concorso alla campagna antincendi boschivi; concorso alle operazioni di ricerca e soccorso in mare; concorso al rifornimento idrico delle isole minori; concorso alle operazioni di soccorso per calamità naturali.
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