Nell’ambito dei servizi di prevenzione potenziati in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, il personale del Commissariato di Martina Franca hanno individuato e fermato nel centro cittadino una Fiat Punto con a bordo una coppia – padre e figlia – di origini siciliane, facenti parte di una nota famiglia nomade specializzata nella “truffa dello specchietto”.
I due, con un meccanismo ben collaudato e con singoli ruoli ben definiti, avevano messo a segno le loro truffe selezionando ed individuando le vittime soprattutto in persone anziane.
Ben due i casi accertati nel comune della Valle d’Itria.
Gli agenti, che avevano già raccolto la testimonianza di un’anziano truffato ed erano in possesso sia del modello dell’auto che dei primi due numeri della targa, li hanno notati fermi in una delle principali vie del centro cittadino.
L’uomo al volante, alla vista del poliziotto che si era avvicinato, ha tentato di mettere in moto e ripartire con l’auto. Tentativo non andato a buon fine per la prontezza dell’agente che è riuscito definitivamente a fermarlo.
Nella successiva perquisizione dell’auto, sono stati recuperati nel cofano posteriore numerosi arnesi atti allo scasso.
Accompagnati negli Uffici del Commissariato, i due non hanno saputo fornire una convincente spiegazione circa la loro presenza in quel comune ed il possesso dei tanti attrezzi trovati nel cofano dell’auto.
Padre e figlia, rispettivamente di 55 e 24 anni già noti alle banche dati in uso alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici ed in particolare per la “truffa dello specchietto”, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
La coppia è stata altresì allontanata con il Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Martina Franca ove non potranno farvi rientro per i prossimi tre anni.
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