mercoledì , 5 Febbraio 2025

Maruggio 2 giugno 1946

E’ 1946. Siamo in pieno dopoguerra. Il sindaco del mio bel paesello è il socialista Antonio Micelli. Nei giorni scorsi i maruggesi interessati al voto sul Referendum hanno assistito ad una campagna elettorale forte e convulsa. Non si sono risparmiati i comizi. I toni dei leader nostrani sono stati aspri. Il clima violento. E’ domenica 2 giugno 1946. A Maruggio non si registrano lunghe file dinanzi ai tre seggi elettorali allestiti. Le elezioni si svolgono nella normalità. Si aprono le urne. Sulla base dei primi conteggi, venne annunciata la vittoria della Repubblica. Dopo il referendum un noto esponente repubblicano ha ringraziato «La Madonna del Divino Amore». La madonna ha fatto nascere la Repubblica. Di questi tempi il “miracolo” è un “fatto normale”. La madonna – dunque – è la galoppina della Democrazia Cristiana. Per lunghi anni anche a Maruggio. E chi scorderà mai le preghiere rivolte da Donna Maria alla madonna del “divino amore” per “favorire” gli uomini dello “Scudo con la Croce”?

Tonino Filomena

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Di Redazione

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La Voce di Maruggio nasce nel 2010 come supplemento de La Voce di Manduria, dal 17 luglio 2012 diventa testata giornalistica grazie ai propri investitori che credono in questo progetto. Giornale free press La Voce di Maruggio, tratta la cronaca, la politica e cultura e sport principalmente della Città di Maruggio.

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