Maruggio – Forse l’autore del furto avrà pensato che, di questi tempi, nessuno si sarebbe occupato più di tanto di ricercare un “ladro di biciclette”. E invece gli è andata male. Se nell’omonimo famoso film di Vittorio De Sica del 1948, il povero attacchino comunale si era reso conto che quei carabinieri non sarebbero riusciti più di quanto a loro poteva tornare possibile aiutarlo per quel piccolo furto che nella Roma di allora risultava molto frequente, di altra speranza, invece, è stato Cosimo Cantore, di anni 78, di Maruggio, il quale, dopo che ignoti avevano asportato il giorno prima dalla propria abitazione una mountain bike, si è recato nella locale Stazione Carabinieri per denunciarne la perdita. Ma diversamente dal film, dove il “buon carabiniere” – figura tipica e popolare dell’autorità giusta e benevola – che chiamato da Bruno, in mancanza di prove, non poteva fare alcunché per arrestare il colpevole, questa volta invece, al contrario del film, è finito in manette Giuseppe Argese, di anni 35, residente in Torricella. Infatti, proprio gli stessi militari della Stazione di Maruggio, lo hanno tratto in arresto, e anche con tanto di prove, perché ritenuto responsabile del reato di ricettazione in quanto, a seguito di perquisizione presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso della bicicletta sottratta il giorno prima. Anche se la bicicletta non costituisce più quel mezzo popolare di trasporto o quell’elemento vitale di sopravvivenza di altri tempi, per quell’anziano di Maruggio comunque rappresentava qualcosa di importante, e questo al “buon carabiniere” di oggi, ancora come a quello del film, non sfugge mai, sia che l’impegno operativo per far nuovamente felice una persona possa riguardare le piccole o le grandi cose.
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