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La notizia è stata pubblicata sul giornale locale “La Voce di Manduria”, che ha portato alla luce questa vicenda sconcertante.
La tranquilla cittadina di Maruggio si è trovata al centro di una bruttissima storia che ha scosso l’intera comunità. Una maestra delle elementari è stata accusata di maltrattamenti sugli alunni e recentemente condannata a due anni e mezzo di sospensione dall’insegnamento. Questa vicenda ha gettato una luce inquietante sul mondo della scuola e ha sollevato domande importanti sulla sicurezza e la tutela dei bambini.
L’indagine è iniziata quando i genitori di dodici alunni di quarta elementare hanno presentato una denuncia. Questo ha portato a un processo con rito abbreviato, durante il quale l’insegnante è stata condannata. Ciò che ha reso questa vicenda ancora più scioccante sono le prove raccolte dagli investigatori. Le testimonianze dei bambini ai loro genitori hanno trovato conferma nelle registrazioni delle telecamere nascoste installate in classe dai carabinieri. La trascrizione dei dialoghi registrati dalle microcamere ha rivelato un quadro spietato di offese, ingiurie e minacce che erano completamente inaccettabili in un ambiente scolastico.
Frasi come “che cavolo hai scritto nella brutta copi, mo ti sparo, ti faccio io con la carabina, lo sai?” e “tu non mi sfidare perché ti sotterro … ti faccio nero … ti tiro na botta” sono solo alcune delle minacce che sono state rivolte ai piccoli studenti. Incredibilmente, sembra che l’insegnante non abbia risparmiato nemmeno uno degli alunni, compreso un bambino con problemi di autismo. Inoltre, è emerso che durante il periodo pandemico, quando le lezioni si sono svolte a distanza, l’insegnante avrebbe impartito lezioni da casa senza comparire sullo schermo, ma puntando l’obiettivo su una parete bianca.
L’avvocato Erminio Marsella, che ha assistito nove dei dodici studenti che hanno subito questi abusi, è ancora sconvolto dalla situazione. “I ragazzi a quell’età sviluppano il loro carattere, che li accompagnerà per tutta la vita, e non dovrebbero mai essere esposti a situazioni così traumatiche” ha dichiarato. L’avvocato Marsella e i suoi colleghi hanno curato le parti civili e sono determinati a far luce su questa situazione orribile.
La visione delle immagini registrate dalle telecamere nascoste in classe ha rivelato in modo chiaro e inequivocabile che il comportamento dell’insegnante era tutto tranne che normale. “Le sue condotte sono da ritenere quantomeno maltrattanti” ha affermato Marsella. Questa situazione è stata scoperta grazie alle testimonianze coraggiose dei bambini, che hanno confidato le loro esperienze ai genitori.
Il legale sottolinea che nonostante tutto ciò, i genitori hanno mantenuto la loro fiducia nel corpo docente dell’istituto. Grazie all’aiuto degli altri insegnanti, i bambini stanno lentamente riprendendo la loro vita scolastica e sociale. Tuttavia, è importante sottolineare che la condotta della maestra è stata di una gravità estrema, e non c’è giustificazione per qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, anche se affermata a scopo educativo.
Il giudice ha deciso di interdire temporaneamente la maestra dall’attività di insegnamento per la durata della pena, affermando che qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, non può essere giustificata nemmeno a scopo educativo. Questa condanna serve come avvertimento e una ferma dichiarazione contro il maltrattamento degli studenti nelle scuole, e speriamo che mai più nessun bambino debba vivere un’esperienza così traumatica.
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