MARUGGIO – Rievocazione storica, andata in scena domenica 12 Giugno 2016 per le vie del centro storico di Maruggio. Un viaggio suggestivo nel passato incantevole dell’età medievale, oltre un centinaio di figuranti che hanno sfilato in abiti d’epoca interpretando nobili, dame, cavalieri templari armati di spade e scudo, Clarisse, arcieri, bambini, frati e popolani.
La prima edizione di un evento che ha richiamato l’attenzione degli abitanti del paese, un corteo storico, con la rievocazione dell’ultimo pellegrinaggio terreno del Santo dal romitorio di Camposampiero verso il convento di Santa Maria Mater Domini di Padova, dove aveva chiesto di poter morire.
La storia narra che il Santo fu trasportato verso Padova su un carro agricolo trainato da buoi (i venti chilometri della strada romana oggi sono chiamati via “del Santo”). In vista delle mura la comitiva incontrò frate Vinotto che, viste le sue gravi condizioni, consigliò di fermarsi all’Arcella, nell’ospizio accanto al monastero delle Clarisse dove sarebbe stato al sicuro dalle “sante intemperanze” della folla quando si fosse sparsa la notizia della morte. I confratelli temevano che la folla si precipitasse sul carro per toccare il corpo del Santo. Al convento di Arcella i confratelli adagiarono per terra Antonio, al secolo Fernando Martins de Bulhões. Ricevuta l’unzione degli infermi, ascoltò i confratelli cantare l’inno mariano da lui prediletto,”O gloriosa Domina“; quindi, pronunciate, secondo quanto riferito dall’Assidua, le parole Video Dominum meum (Vedo il mio Signore), morì. Aveva 36 anni.
La notizia della sua morte si sparse rapidamente per la città, gridata per le strade dai bambini: “E’ morto il padre santo, è morto Sant’Antonio!”, e molti, tra nobili e popolani, si precipitarono per avere una sua reliquia o accostare degli oggetti al suo corpo. Era un venerdì, il 13 giugno 1231.
La manifestazione, si è svolta domenica 12 giugno, partita dalla Chiesa Madre di Maruggio percorrendo le vie del centro storico, piazza San Giovanni, Largo Chigi, via Umberto I°, via Rizzo Giocondo, via Carlo Alberto, via Gigli, via Malta, piazza del Popolo, via Vittorio Emanuele, fino a concludersi nel chiostro dell’ ex-convento del Frati Minori Osservanti, oggi sede del Municipio. La sfilata, impreziosita dalla presenza dei carri, che hanno richiamato l’ambientazione del “transito terreno ” del Santo tra la sua gente, si avvalorato della partecipazione di spicco di oltre 100 figuranti dell’Associazione Culturale “Terra Nostra Fragagnano” accompagnati dai rulli di tamburo del Gruppo “Tamburini del Barone di Freganius“.
Una manifestazione che è stata bella da vedere per chi non ne era conoscenza, bella da rievocare per quanti si affidano al Santo, bella in tutti i sensi, poiché le cose più belle sono principalmente espressione dell’affetto che i fedeli nutrono per i loro santi protettori.
LE FOTO – SONO STATE RIMOSSE SU RICHIESTA DELL’AUTORE PER MOTIVI A NOI SCONOSCIUTI.
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