Dalle fontane pubbliche di Maruggio e Campomarino non è possibile approvvigionarsi di oltre cinque litri di acqua potabile al giorno. Il motivo non è legato alla siccità che sta preoccupando diversi comuni del centronord del Paese, ma è di natura socio-educativa. Il sindaco maruggese, Alfredo Longo, non sopporta alcuni atteggiamenti che definisce «incivili e cafoni», di chi, tornando dalla spiaggia, si lava la sabbia dai piedi o si rinfresca il corpo con la tappa all’unica oasi di acqua potabile della rinomata località sul versante orientale jonico. Così, dopo aver chiuso la fontana sul litorale, il primo cittadino ha preso una decisione destinata, forse, a far discutere. Ha fatto realizzare dei cartelli vicino alle fontane sparse per il territorio comunale con su scritto: «Avviso importante: non ostacolare il pubblico utilizzo; non utilizzare per lavare piedi o capelli; non sporcare l’erogatore, non depositare bottiglie vuote. Fin qui tutte regole condivisibili. Quelle che stanno facendo storcere il naso sono queste altre due: «Non lavare o far bere gli animali» (e gli animalisti su quest’ultimo punto non sono d’accordo) e «Non riempire recipienti che non siano bottiglie o contenitori superiori a litri 5». La mancata osservanza delle presenti regola, avverte sempre lo stesso cartello, «sarà sancita a norma di legge».
I mugugni dei residenti e dei villeggianti non si sono fatti attendere e come sempre il primo a fare da cassa di risonanza degli umori di popolo è Facebook. «Questa mattina – scrive un signore – vicino alla fontana pubblica abbiamo trovato una novità: un cartello che spiega a non sprecare l’acqua. Condivido la preoccupazione dell’amministrazione sullo spreco dell’acqua, quello che non condivido – aggiunge il cittadino – è il quarto punto che vieta di non riempire recipienti superiori a cinque litri». La bacheca di Facebook apre così il dibattito. «Mi domando – si legge – come fa una famiglia composta da 4 o 5 persone a passare una intera giornata con quel quantitativo d’acqua che usa per bere e cucinare? O bisogna recarsi due o tre volte al giorno per approvvigionarsi di acqua?». A quanto pare i vigili non transigono sulla quantità sottratta. «Qualcuno che si è avvicinato con recipienti da 10 litri – spiega il post – è stato avvisato dalla vigilessa a non riempire quella tanica». Il commento di qualcuno è stato: «veniamo con la tanica da 5 litri e poi la svuotiamo in quella da 10, 20 ,25 che abbiamo in macchina. Come si può rispettare questa ordinanza?», ci si chiede a Maruggio.
Il sindaco va avanti per la sua strada e alla domanda sul perché di tale chiusura, risponde: «Semplice, le fontane pubbliche servono per abbeverare i passanti e non per caricare quintali di acqua a spese della collettività». Facendo della lotta allo spreco la sua battaglia, il primo cittadino ha anche diffuso un video che riprende bagnanti in costume che si lavano la sabbia dai piedi dimenticandosi poi di chiudere il rubinetto.
Nazareno Dinoi su La Voce di Manduria
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