Cosa c’è di più bello a darsi un bacio, una carezza su una panchina osservando il mare? La panchina, uno degli oggetti più semplici e silenziosi della nostra vita.
Evidentemente, ci preme constatare, che ai “soliti idioti” la panchina il quel punto dava fastidio ed avevano deciso di distruggerla.
Una turista scrive un post nel gruppo Facebook sei di Maruggio se… che ci fa riflettere quanto i turisti amano i nostri luoghi.
Questa notte hanno cercato di portare via la “panchina del bacio “ zona Mirante… scrivo da turista con origini ben radicate da piu’ di 40 anni qui in questa zona … perché distruggete cioè che è bello! È una cosa semplice fatela,… date prova della vostra bravura non della vostra stupidità!
Su questa panchina si sono seduti e si siederanno non solo coloro che si amano ma persone grandi con difficoltà nel camminare sino in spiaggia, potrebbero essere i vostri nonni o i vostri genitori che hanno goduto o potranno godere di uno spettacolo che le aprirà il cuore!
Riflettete e non distruggete!Gloria Nicastro
La “panchina del bacio” è stata ripristinata da alcuni volenterosi in tempi brevissimi per la gioia dei nostri anziani e non solo.
Un’importante riflessione a riguardo è quella contenuta nell’ultimo saggio di Michael Jakob “Sulla panchina”, edito in Italia da Einaudi, in cui lo studioso ripercorre l’evoluzione di un oggetto quasi banale ma necessario nello spazio pubblico, attraverso aneddoti storici e letterari, saltando da Rousseau a Lenin. «Ci sono due motivi per cui ho deciso di raccontare le panchine: in primo luogo perché chi si occupa di paesaggio prima o poi finisce per imbattersi in questi oggetti, e in secondo luogo perché la panchina è un elemento fondamentale nell’analisi dello sguardo».(https://archivio.festivaletteratura.it)
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