COMUNE DI MARUGGIO
Abitanti: 5.514
Elettori: 4.612
I Quesito, Privatizzazione dell’acqua
5 sezioni su 5
Affluenza: 58,1% (a chiusura delle operazioni)
SI – 2.583 (98.30%)
NO – 44 (1.70%)
Schede bianche: 35
Schede nulle: 18
Schede contestate: –
II Quesito, Profitti sull’acqua
5 sezioni su 5
Affluenza: 58,13% (a chiusura delle operazioni)
SI – 2.587 (98,33%)
NO – 44 (1,67%)
Schede bianche:34
Schede nulle: 16
Schede contestate: –
III° Quesito, Energia nucleare
5 sezioni su 5
Affluenza: 58,17% (a chiusura delle operazioni)
SI – 2.602 (98.34%)
NO – 44 (1.66%)
Schede bianche: 23
Schede nulle: 14
Schede contestate: –
IV Quesito, Legittimo impedimento5 sezioni su 5
5 sezioni su 5
Affluenza: 58,10% (a chiusura delle operazioni)
SI – 2.556 (97.30%)
No – 71 (2.70%)
Schede bianche:37
Schede nulle: 16
Schede contestate: –
Fonte: Ministero dell’Interno
I Commenti dei Leader Nazionali
Il primo a commentare, questa mattina e a seggi ancora aperti, è stato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che aveva anticipato il raggiungimento del quorum sulla base di proiezioni di tecnici del Viminale.
Poco dopo è seguita la dichiarazione del premier Silvio Berlusconi, che ha incassato la sconfitta con un commento impensabile solo poche ore prima: «L’Italia dovrà dire addio alle centrali nucleari e quindi dovremo impegnarci fortemente sul settore delle energie rinnovabili».
Immediati i commenti dell’opposizione, da quello pacato del maggiore promotore del referendum Antonio Di Pietro («Vittoria irreversibile, ma non mettiamo nessun cappello sul risultato») a quelli dei vertici del Partito Democratico, che della consultazione popolare danno invece una lettura marcatamente politica. Il leader del Pd Bersani chiede le dimissioni dell’esecutivo, evidenziando che le urne parlano di un«Divorzio tra governo e Paese».
Anche Massimo D’Alema rilascia a caldo una dichiarazione in linea con quella del suo segretario, sebbene più morbida: «Il Governo è molto indebolito e sarebbe ragionevole che se ne andasse».
Mette un cappello sulla vittoria del Sì e sul raggiungimento del quorum il Terzo Polo, che con una dichiarazione congiunta dei leader di Fini, Rutelli e Casini sottolineano il ruolo «determinante» di Fli, Api e Udc, concludendo che Berlusconi deve prendere atto del verdetto del referendum senza minimizzare come nel caso delle amministrative: «sarebbe irresponsabile e dannoso per gli interessi nazionali», sottoscrivono i tre esponenti dell’opposizione.
Dalla maggioranza giunge la voce di Claudio Scajola, che ospite del Tg3 «Prende atto» della sconfitta dell’esecutivo, nonostanti resti convinto che il nucleare rappresenti la migliore fonte di energia a basso costo.
Il ministro leghista Roberto Calderoli teme invece che dopo lo schiaffo delle amministrative e del referendum arrivi anche la «sberla» diPontida, l’incontro dei vertici con la propria base il prossimo 22 giugno
Chiude Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, che definisce il referendum «una lezione per tutti, un voto non su Berlusconi ma sul berlusconismo», concludendo che «Siamo fuori da questa stagione politica».
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