Un momento toccante ed entusiasmante ha connotato il meeting Alis di Manduria quest’anno, con la presentazione del progetto Invictus Camp da parte di Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, che ospiterà la struttura. Dopo un video molto incisivo, Longo ha illustrato il progetto, ormai prossimo alla fase realizzativa, con i cantieri pronti ad aprire entro l’estate.
“Il progetto Invictus Camp è un ambiente dedicato al supporto delle terapie farmacologiche per bambini malati, anche gravemente – ha dichiarato Longo – È il primo campo di terapia ricreativa nel Sud Italia. Io rappresento la Fondazione Vanni Longo, l’ente del terzo settore che da 4 anni lavora a questo progetto. Invictus Camp è destinato a ospitare gratuitamente i bambini con patologie oncoematologiche, genetiche o degenerative.”
A sostenere il progetto, decine di associazioni, professionisti, aziende e uomini di scienza che hanno deciso di investire risorse in questo ambizioso ma meraviglioso progetto. In Italia, oltre diecimila bambini sono affetti da patologie che li costringono a una vita difficile. Longo ha sottolineato l’importanza di offrire a questi bambini un’esperienza diversa da quella che vivono nei reparti ospedalieri.
“Il video che abbiamo appena visto lo dice con chiarezza: cosa vuol fare un bambino? Giocare. Questo è Invictus Camp: un luogo dove poter soggiornare gratuitamente per una settimana all’anno e provare la terapia del gioco, dalla pet therapy agli sport inclusivi per far sentire anche i bambini con patologie gravi più sicuri di sé.”
In Italia, esiste già un campo di terapie ricreative, il Dinamo Camp in Toscana, che accoglie 1600 bambini all’anno, ma non basta. Ha infatti una lista d’attesa di oltre cinque anni. Perché non creare un nuovo camp in Puglia, al mare, dove i bambini possano vivere un’esperienza unica?
“E perché lo facciamo? Perché un gruppo di persone con mille impegni investe sue risorse in una cosa simile? Normalmente ci si impegna nel sociale quando ci capita un problema. Noi abbiamo bisogno di invertire questa tendenza. Chi ha la fortuna di non vivere direttamente problemi del genere può decidere di restituire qualcosa e dire grazie alla vita. E così ciò che per noi era un sogno è diventato un bisogno, di restituire.”
Longo ha anticipato una domanda cruciale: come farcela? Il progetto è molto impegnativo, ma può contare sul supporto di professionisti, un comitato scientifico, 15 associazioni di volontari, il supporto del Dinamo Camp e di una grande organizzazione benefica italiana pronta a raddoppiare la cifra raccolta fino a 1,5 milioni di euro. “Due milioni ne occorrono per realizzare la struttura, uno per gestirla nei primi tre anni. Abbiamo già 500 mila euro. Entro fine estate inizieremo la realizzazione.”
A chiudere, una nota dal presidente dell’Alis, Guido Grimaldi: “Ho conosciuto Alfredo Longo e mi sono innamorato di questo progetto. Penso sia giusto da parte di grandi imprenditori, di persone che hanno avuto tante fortune, poterlo sostenere. E noi come Alis lo sosterremo.”
Con l’inizio dei lavori entro l’estate, l’Invictus Camp rappresenta una nuova speranza per i bambini malati e le loro famiglie, un simbolo di solidarietà e impegno sociale che può fare la differenza nella vita di molti.
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