MARUGGIO – La ditta che si è aggiudicata il servizio di refezione scolastica di Maruggio è la stessa che garantisce la mensa delle scuole di Manduria, ma a Maruggio costa di più. Se ne sono accorti gli attivisti dell’associazione maruggese «Genitori attivi» che in un comunicato stampa illustrano le anomalie del bando appena aggiudicato dall’amministrazione comunale di Maruggio.
«Sia il sindaco, sia l’assessore all’istruzione, sia il segretario comunale – scrive la presidente dell’associazione, Maria Chiego -, avevano più volte ribadito che, allo scadere del contratto con la vecchia ditta che gestiva la mensa scolastica a Maruggio (con preparazione dei pasti in sede), si sarebbe proceduto ad una gara integrata con l’Unione dei Comuni (comprendente 5 comuni) perché ciò avrebbe assicurato un aumento qualitativo e quantitativo del servizio e un contenimento dei costi. Sulla qualità dei pasti dei pasti in questa sede sorvoliamo. Quello che ci interessa sottolineare – continua la nota – è che, nonostante siano stati ricompresi in un unico bando di gara i pasti di ben 5 comuni dell’Unione, i costi invece di diminuire, rispetto alla precedente ditta Remida che gestiva la mensa scolastica a Maruggio, sono aumentati». Nel 2011, l’Unione dei comuni aveva pubblicato un bando di gara per l’affidamento della refezione scolastica per i comuni che ne fanno parte. Prezzo di partenza, 4.50 euro più iva, pasti previsti 800, prezzo di aggiudicazione 4.45 euro più iva, contro i 3,27 euro del precedente contratto con la ditta che per anni aveva gestito la mensa scolastica a Maruggio.
«Dopo due anni (poche settimane fa) – scrive ancora la combattiva rappresentante dei genitori – ci accorgiamo che a Manduria la stessa cooperativa Lavoro Solidarietà e Lavoro soc. coop. con sede a Roma, costituitasi in raggruppamento temporaneo di imprese con altre due ditte, utilizzando l’unico centro di cottura presso la località Cazzizzi a Maruggio, si aggiudica la refezione scolastica, con molti meno pasti (350), al prezzo di 3,96 euro più iva. Quindi questa tanto annunciata super gara e questo super appalto, tanto proclamata dal sindaco-presidente Alberto Chimienti – conclude la presidente Chiego -, alla fine sono stati un fallimento della politica dell’Unione dei Comuni e le responsabilità ricadono in primis sul presidente dell’Unione dei Comuni e sul suo segretario».
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