Con una lettera aperta, il presidente del Circolo “Don Rosario Pepe” di Mineo, Paolo Ragusa, invita il sindaco e l’amministrazione municipale “menenina” a valutare la possibilità di ospitare in questa città, nota per la sua spiccata solidarietà, le famiglie afghane che stanno fuggendo dai propri territori per scampare alle inaudite violenze messe in atto dalle forze talebane che al momento risultano incontrollate, con grande preoccupazione della comunità internazionale.
Paolo Ragusa sostiene che “l’arrivo di qualche decina di famiglie a Mineo non rappresenterebbe certo una minaccia, ma solo la ripresa e il rilancio di una vocazione di solidarietà. Anche perché oltre a poter avere strutture pubbliche e poter contare su risorse umane qualificate, il popolo menenino si contraddistingue per il sentimento di profonda umanità, senza temere l’idea della convivenza che abbiamo già sperimentato in una dimensione enorme… Forse –aggiunge Paolo Ragusa– ci affascina la possibilità di rigenerare i rapporti umani e rendere feconda la cultura della solidarietà in una realtà che da questa contaminazione può trovare l’antidoto al suo lento declino. Quindi, sa l’ente locale protagonista di questa iniziativa, senza malignare su possibili interessi… Questa e’ una operazione nella quale aprire solo il cuore!”
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