Nardò – Il vescovo della diocesi Nardò-Gallipoli, monsignor Fernando Filograna a poche ore dalla diffusione della notizia, tramite il suo portavoce don Roberto Tarantino, è intervenuto per chiarire i contorni della vicenda della “microspia” ritenuta “ingrandita rispetto alla reale consistenza dei fatti”. La Diocesi, fermo restando che “ogni situazione vada affrontata nelle sedi appropriate, civili e canoniche”, parla del ritrovamento di un’unica microspia, “tra l’altro “non rivelatasi tale”.
La nota della diocesi
«Da subito – si legge nella nota – è emersa l’inconsistenza del meccanismo ricetrasmittente rivelatosi non funzionante e che quindi farebbe pensare a una simulazione». Poi l’attacco a chi avrebbe “diffuso notizie che sembrerebbero avere il solo scopo di turbare la serenità della comunità ecclesiale”. Circa il rischio della presunta segretezza violata nelle confessioni, il vescovo tranquillizza i fedeli: «Non sono presenti, per altro, nella sacrestia della chiesa in questione confessionali funzionanti e integri per la celebrazione del sacramento. Resta il turbamento, il dispiacere dello scandalo dato ai fedeli. Mi preme ribadire – conclude la diocesi – che il vescovo Fernando ha attivato tutti i dispositivi canonici e civili possibili per ristabilire l’armonia ferita in quella che è una Chiesa carissima alla devozione dei Neretini».
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