LECCE – E metti la mascherina, e fai la coda, e spalmi il gel sulle mani, e mantieni le distanze alla cassa. Poi, esci con la spesa, fuori fa caldo, ci sono i soliti 30 gradi, scarichi le buste in auto, riporti il carrello indietro nel punto di raccolta e cosa succede? Cerchi di recuperare la moneta da 1 euro infilata nell’apposito spazio e, niente, non c’è più. E così, quell’uomo deve aver perso l’ultimo barlume di pazienza e, dopo aver ingaggiato una lite con il vicedirettore del discount, ha deciso che per recuperare la moneta dovesse chiamare la polizia.
No, non è una bufala, come la storia che ritorna in auge di tanto in tanto circa l’inesistente legge europea per cui i soldi inseriti nei carrelli dei supermercati vengono devoluti agli immigrati. È successo ieri mattina presso il market Md di via San Cesario. Qui, un 72enne, dopo aver fatto la spesa, ha riportato il carrello adoperato per trasportare in precedenza le buste, ma il meccanismo probabilmente era difettoso e così, a suo dire, nel cassetto la moneta non era più spuntata.
Va qui ora fatta un’integrazione, rispetto alla versione precedente, perché ricostruendo meglio i fatti, occorre specificare che la moneta non era rimasta incastrata, come si era scritto in prima battuta. Non c’era proprio. Ed ecco dove s’è innescato l’equivoco. L’uomo ha cercato di risolvere la faccenda chiamando il personale e così si è fatto avanti il vicedirettore del punto vendita. Ma una vicenda così banale non è stata risolta subito, con calma. Gli animi si sono surriscaldati.
Il 72enne asseriva di aver messo la moneta da 1 euro nel carrello e che per qualche motivo era stata letteralmente inghiottita nel meccanismo. Il vicedirettore ha appurato che l’uomo ne aveva preso uno già rotto, forse nemmeno dalla stazione dei carrelli, ma dalle vicinanze, quindi già sganciato. Tanto più che il dispositivo che regola lo sganciamento del carrello, si è visto, non funzionava. Il dipendente del discount s’è anche sincerato che la moneta fosse o meno all’interno della fessura. Ma niente, non c’era proprio. A quel punto, ha spiegato al 72enne che forse era caduta strada facendo. L’uomo s’è agitato, ha iniziato a urlare e alterarsi e, nemmeno fosse in atto un tentativo di frode ai suoi danni, ha chiamato il 113. Un po’ eccessivo.
Sul posto sono arrivati davvero i poliziotti, costretti a fare da arbitri nella singolare “contesa”. In realtà, al loro arrivo i bollenti spiriti si erano spenti e le due parti avevano trovato un accordo. Ma la questione ha senz’altro suscitato la curiosità di altri avventori, specie quando si è affacciata sul posto la volante che proprio non passa inosservata.
Fonte: Lecceprima
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