Morto “denutrito” dopo il ricovero in una residenza socio sanitaria del basso Salento. La Procura di Lecce (pm Paola Guglielmi) ha aperto un fascicolo d’indagine con l’accusa di omicidio colposo sul decesso di G.N., 37enne di Maruggio, per accertare eventuali responsabilità a carico dei responsabili della struttura su una morte tanto veloce quanto improvvisa. L’uomo, affetto da alcuni disturbi psichici, si trovava ricoverato da tempo nella residenza salentina. Nei giorni scorsi, però, le sue condizioni fisiche si aggravano improvvisamente.
La zia del giovane (nominata da tempo tutore) viene infatti informata dagli operatori della struttura che il nipote non sta bene e che necessita di un ricovero. Effettivamente il giovane viene trasferito presso l’ospedale di Casarano è in consegna dai medici del reparto di medicina generale. Le condizioni di salute del ragazzo, però, precipitano in poche ore fino al decesso comunicato ai familiari nel pomeriggio di venerdì 18 febbraio. Sempre la stessa zia si presenta presso la caserma dei carabinieri della stazione di Casarano dove formalizza una denuncia-querela per consentire così agli investigatori di avviare i dovuti accertamenti.
Il giovane, a dire della parente stretta, non sarebbe stato alimentato a sufficienza e sarebbe morto “denutrito” mentre ulteriori dubbi si soffermano anche sulla terapia farmacologica somministrata durante il ricovero nella residenza. La salma del 37enne è stata trasferita presso la camera mortuaria del Vito Fazzi dove nei prossimi giorni il medico legale Alberto Tortorella eseguirà l’autopsia. Nel frattempo, sempre su delega della pm inquirente, i carabinieri hanno acquisito la documentazione medica del ragazzo in attesa che nel fascicolo d’indagine vengano iscritti i nomi dei primi indagati.
Fonte: www.corrieresalentino.it
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