Roma – Automobilisti multati e ‘graziati’ dalla rottamazione di Equitalia. Il Governo ha infatti deciso di far rientrare anche le multe stradali non pagate nella sanatoria generale degli interessi di mora e sanzioni: chi ha ricevuto la cartella di pagamento da parte di Equitalia per non aver estinto il debito avrà quindi la possibilità di chiuderlo senza ulteriori spese. Una buona notizia per i ‘cattivi pagatori’, che per essere ufficializzata avrà comunque bisogno del via libera di Comuni, Province e Regioni che hanno emesso i ruoli. Sarà inoltre a discrezione dei Comuni scegliere se aderirvi o meno.
Ma come si aderisce alla sanatoria? La risposta arriva dal sito di informazione legale La legge per tutti. Dopo aver controllato che il proprio comune di appartenenza faccia parte dei Comuni che hanno scelto di aderire all’iniziativa, l’automobilista “può aderire alla sanatoria solo se presenta un’istanza entro 90 giorni dall’entrata in vigore della procedura. A tal fine bisogna compilare e inoltrare a Equitalia un apposito modello che l’agente della riscossione dovrà rendere pubblico sul suo internet. In esso – spiega ancora La Legge per tutti – bisognerà indicare le modalità di pagamento scelte dal cittadino che possono essere di due tipi: in unica soluzione o in tre rate bimestrali di uguale importo. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della procedura – spiegano – Equitalia comunica ai debitori che hanno presentato l’istanza l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, di quelle delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza dei ratei. L’ultima rata di pagamento non potrà comunque andare oltre il 15 dicembre 2017”.
La sanatoria sarà valida anche per chi ha già in corso una rateizzazione e chi vi aderisce non potrà subire pignoramenti, ipoteche o fermo. Nessuno stop invece a ipoteche e fermi amministrativi in corso. Attenzione però: chi salta una rata o lo fa in ritardo, avverte La legge per tutti, “verrà dichiarato decaduto dalla sanatoria e riprenderanno a correre i termini di prescrizione e decadenza per il recupero di tutte le somme iscritte a ruolo”. Tre le soluzioni per poter pagare le cartelle da sanare: domiciliazione bancaria, bollettino precompilato allegato alla comunicazione di Equitalia, sportello.
Cosa non è possibile invece ‘rottamare’? Fuori dalla nuova sanatoria, spiega ancora il sito di informazione legale, tutte quelle cartelle “il cui capitale è formato dall’Iva all’importazione, il recupero di aiuti di Stato, i crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei conti, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna”.
Fonte: Adnkronos
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