A rappresentare Maruggio per la pizza più lunga del mondo al Guinness World Records™ , ” io c’ero” era presente Paolo Bruno, maestro piazzaiolo del ristorante Piccole Ore in Campomarino di Maruggio.
In 6 ore e 11 minuti oltre 250 pizzaioli hanno realizzato, sul lungomare di Napoli, una pizza lunga quasi 2 km, per la precisione 1853,88 metri. E’ la pizza più lunga del mondo, come certificato dal giudice del Comitato del Guinness World Records™ , Lucia Sinigagliesi. L’evento era previsto per domenica ma era stato rinviato per pioggia; oggi, complice il sole splendente e le perfette condizioni meteo, i 250 pizzaioli sono riusciti nella realizzazione del nuovo record del mondo sul lungomare Caracciolo di Napoli, patria della pizza.
Alla manifestazione, ideata e promossa da Pizza Village, con il patrocinio del Comune di Napoli e della Fondazione Univerde ed in collaborazione con l’associazione pizzaiuoli napoletani, hanno partecipato oltre 250 pizzaioli italiani e stranieri che con la loro professionalità hanno saputo interpretare la cultura e l’arte della pizza. Dunque, mani in pasta con 2000 kg di farina, 2000 kg di fiordilatte, 1600 kg di pomodoro, 200 litri d’olio extravergine e 30 kg di basilico per battere il record.
La pizza, è stata cotta in 5 forni rigorosamente a legna, ognuno dei quali ha rappresentato un continente, è stata sottoposta all’approvazione, verifica e certificazione del comitato del Guinness World Records™ che ha seguito ogni passaggio dall’impasto: alla stesura nelle speciali teglie traforate, fino a cottura ultimata.
Al termine della performance, la pizza è stata offerta ai presenti e donata all’associazione “Camper onlus”, che da più di 15 anni si occupa di offrire servizi per l’integrazione a persone senza fissa dimora, alla Croce rossa italiana e alla comunità di Sant’Egidio. Nella serata di ieri le associazioni, si sono occupate, infatti, di distribuire 400 metri della pizza del record offrendo così un pasto caldo a chi ne aveva bisogno.
I partecipanti hanno anche firmato il sostegno della candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani come Patrimonio dell’Unesco. Un’iniziativa che ha preso il via in occasione dell’edizione 2014 del Pizza Village, grazie alla collaborazione di Alfonso Pecoraro Scanio e della Fondazione Univerde con l’associazione pizzaiuoli napoletani, Coldiretti ed il gruppo Rossopomodoro. Obiettivo dei promotori è valorizzare l’arte dei pizzaiuoli napoletani sostenendo sia la filiera agroalimentare campana sia la cultura e le tradizioni partenopee.
La manifestazione, ideata e promossa da Pizza Village con il patrocinio del Comune di Napoli e della Fondazione Univerde, e in collaborazione con l’Associazione pizzaiuoli napoletani e la Coldiretti, si è svolta nel tratto di lungomare compreso tra il Consolato Usa e Castel dell’Ovo.
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