AVETRANA – Un ricovero per cani randagi intitolato a Sarah Scazzi. Sarà questo il primo segno tangibile delle emozioni che la tragedia della 15enne di Avetrana sta provocando nell’opinione pubblica non solo italiana. La struttura sorgerà su una cava dismessa di proprietà comunale lungo la strada per Salice Salentino, la stessa che porta alla contrada «Mosca» dove il suo corpo è stato per 42 giorni immerso in una cisterna. Il canile sarà realizzato con le donazioni di privati cittadini, aziende e enti pubblici che vogliono ricordare la ragazza. La famiglia Scazzi, il fratello Claudio con mamma Concetta e papà Giacomo, sono stati i promotori dell’iniziativa che ha lo scopo di esaudire il sogno di Sarah: aiutare e dare una casa ai cani randagi di Avetrana. Per questo Concetta Serrano Spagnolo si è fatta accompagnare l’altro ieri dal sindaco, Mario De Marco, ad aprire un conto corrente dove dovranno confluire i contributi liberi. I primi a farsi avanti sono stati i programmi televisivi di Mediaset, che hanno già iniziato la raccolta di fondi da elargire alla neo costituita associazione «Sara per sempre». Il primo cittadini ha già pensato al progetto tecnico, commissionandolo all’ingegnere edile Antonio Cavallone di Manduria. Il professionista ha anche presentato l’elaborato tecnico, non esecutivo, relativo ad un ricovero in grado di accogliere 200 cani. L’idea dell’amministrazione comunale che si farà carico della parte burocratica e autorizzativa, ha in programma anche altro: un cimitero per cani, anche questo intitolato alla ragazza uccisa, che dovrebbe essere ubicato sempre nella stessa area di proprietà pubblica sulla via per Salice. Per chi volesse contribuire alla raccolta fondi può farlo versando la cifra sul conto corrente 0 0 / 0 0 0 2 0 3 4 3 8 IbanI T4 9 Z Z 0 8 3 5 4 7 8 8 2 0 000000203438 intestato all’Associazione «Sara per sempre» di Avetrana.
Nazareno DInoi sul Corriere del Mezzogiorno
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