«Noi naturalmente ci auguriamo che non accada, ma è proprio così: rischiamo seriamente di non vedere più così, com’è oggi, l’oasi naturale della Salina dei Monaci se saranno realizzati i due stabilimenti balneari che hanno già ottenuto parere favorevole». L’allarme lo lanciano in un comunicato stampa congiunto le associazioni di Archeoclub, Legambiente e Rotary club di Manduria.
L’attenzione delle associazioni ambientaliste è puntata soprattutto sulle aree di elevato valore ecologico (la salina, appunto). E per questo si chiedono «cosa ne pensi il direttore della riserva, Alessandro Mariggiò (che pure in altre occasioni si è mostrato zelante), visto che egli è il primo – prosegue la nota – a dover tutelare le zone protette».
Gli ambientalisti avvertono poi altri rischi di occupazione di lidi in aree di pregio come quello possibile sulla scogliera di Torre Borraco che potrebbe essere coperta con assi di legno, oppure l’unica lingua di spiaggia libera nella zona della Madonna del Faro, tra il Campo dei Messapi ed il lido già esistente: «sicché chi abita da quelle parti – scrivono – dovrà pagare il biglietto per occupare il suo bravo metro quadro di spiaggia». E infine: «tale svilimento di beni sottoposti a vincoli paesaggistici, appare fatto in silenzio, senza il coinvolgimento della cittadinanza o, almeno, degli organi comunali rappresentativi della stessa: forse affinché si sapesse a cose fatte. Non certo un bell’esempio di democrazia (tanto meno di buona amministrazione della cosa pubblica), conclude il comunicato.»
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