Pochi giorni fa in uno dei suoi “Punti G” (rubrica de La Voce di Manduria ndr), Giuse Alemanno, così scriveva su questo giornale:
“Passato Ferragosto, finalmente. Tra un pò i ‘turisti’ torneranno nelle loro case e a noi manduriani lasceranno lo scempio delle conseguenze della loro barbarie. Sistemeremo tutto, non temete, alla meglio – come siamo abituati e come possiamo – affinchè la prossima estate possiate sfregiarlo ancora. Tornate numerosi, mi raccomando. …”
Ne è nato un vivace dibattito sul web. Quello che vi proponiamo è un articolo firmato da un cittadino pubblicato dalla stessa “La Voce di Manduria” (del 19 Agosto 2010) e riportato anche sulla bacheca di facebook del gruppo “I Love Campomarino” (amministrata dall’Assessore al Turismo di Maruggio e Campomarino):
Giuseppe Angelo Sampieri, autore dell’altra Voce a cui diamo spazio, si dice esterrefatto per le accuse rivolte ai non residenti. Leggi articolo. Siamo noi turisti stranieri a dare decoro e sviluppo alle vostre spiagge.
Sempre sulla pagina facebook “I Love Campomarino” un fan chiede:
“Assessore Longo, assessore al turismo……come commenta questa uscita della “voce di Manduria”? Siamo curiosi….”
Siamo curiosi anche noi del Blog e di Maruggio News di conoscere il pensiero dell’Assessore…
Intanto questo è il commento che lo Staff del Blog di Maruggio ha voluto esprimere per contribuire allo sviluppo della discussione:
“Abbiate il coraggio di guardarvi in casa, ma guardare anche fuori e imparare dalle altrui esperienze e vedere cosa di concreto è stato fatto in 30 anni per rendere davvero la nostra Campomarino quella Perla dello Jonio che tutti vorremmo”
Già, signor Sampieri… proprio quello che probabilmente non vogliamo fare: guardarci in casa, analizzare e riflettere prima di tutto sui nostri comportamenti, su come noi stessi abbiamo contribuito a rendere poco attraente questo posto (affidando sempre alle persone sbagliate il compito di elaborare delle strategie di rilancio, che sono sì economiche ed occupazionali, ma anche culturali ed educative).
Perchè guardarsi dentro è difficile: occorre saper essere pronti e piuttosto umili per poter ammettere certi errori. Molto più facile addossare agli altri le proprie responsabilità!
A volte abbiamo il sospetto che “il turismo” noi di casa non lo vogliamo poi tanto. Se facciamo cinque minuti in più in coda sulle strade imprechiamo contro i soliti turisti; se acquistiamo un pezzo di pane a qualche centesimo in più diamo la colpa ai soliti turisti; se non troviamo libero un parcheggio o il nostro tradizionale fazzoletto di sabbia al mare non vediamo l’ora che i soliti turisti se ne vadano al più presto…
Forse dovremmo chiederci (noi residenti) se davvero questo “turismo” lo vogliamo oppure no, o se ci è sufficiente vivere di questa chimera.
A nome di tutti maruggesi che invece rispettano gli ospiti, sentiamo il dovere di porgere le nostre scuse. Perchè prima di essere turisti siete persone, con tutti i pregi e difetti (proprio come noi residenti, che in quanto a difetti, beh…). Ci perdoni, dunque, per la nostra indole un pò altalenante.
Lei dice anche di guardare all’esterno per vedere come gli altri (che fino a poco tempo fa erano lontani, ora molto più vicini) stanno affrontando la gestione del turismo. Già: guardare fuori. Basterebbe copiare (contestualizzando, ovviamente) certe buone pratiche e felici intuizioni.
Certo che pensare al turismo significa sedersi attorno ad un tavolo con tutti per elaborare un piano e una programmazione intelligente. Ma di pianificazione sia di interventi strutturali che di strategie efficaci di marketing territoriale non se n’è mai vista l’ombra. E tuttora brancoliamo nel buio.
Poi ci diranno sempre che “ci stiamo pensando”, “l’anno prossimo vedrete”…e con questa promessa rimandano il problema a data da destinarsi.
Innovare. Ciò significa fare i conti anche con se stessi, nel senso che occorre chiedersi se davvero prima di tutti noi siamo disposti a “cambiare” vecchie abitudini e mentalità.
E occorre capire se ai nostri governanti conviene proporre qualcosa di veramente nuovo (non solo a livello materiale). Proporre troppe novità potrebbe significare disattendere la fiducia che molti di noi gli hanno concordato (e per fiducia intendiamo le solite piccole cose…).
Ha fatto bene ad alzare la voce, e a difendere anche coloro che molto spesso sono additati come “barbari”, “incivili”…solo perchè per qualcuno è più facile indicare il turista come caprio espiatorio di tutti i mali (che egli stesso, nel tempo, ha contribuito a generare e a riprodurre).
Bene ha fatto anche a sollevare la questione. Se siamo persone mature possiamo approfittarne e finalmente cogliere l’occasione per discutere in maniera più approfondita del nostro (e vostro) futuro.
Lo Staff di Maruggio News (su facebook) e del Blog di Maruggio
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