Tutti pensano che sia pazzo ed invece per la prima volta viene spiegato esattamente il male di vivere: “Uccidere la felicità altrui”.
Non poteva essere nel suo cinismo più lucido di così. Ha rappresentato nella sua totalità il male che attanaglia l’essere umano fatto di invidia e gelosia e mal sopportazione del proprio destino. Badate bene, non conoscendo affatto l’altra persona, basandosi solo sull’espressione del volto.
Vedete se osservate la gente intorno a voi notereste, che ogni giorno si consumano anche ai nostri danni, drammi simili che per fortuna non sfociano in omicidi.
Non so per quante volte ho riletto la confessione, quasi surreale, ma fatta non da uomo in stato confusionale e per futili motivi.
No, qui c’è una motivazione forte, che ha ben spiegato un disagio psicologico di una separazione, in primis non accettata, ritorna sempre il tema dei sentimenti, della mancata educazione sentimentale. Mi chiedo: avrebbe forse potuto uccidere la ex moglie?
Invece ha scelto di colpire a caso. Costituendosi per paura di ritrovarsi nuovamente ad uccidere, dimostra che è totalmente capace di intendere e di volere.
Ma la sete di vendetta, “Perché mi andava tutto male”, così ha dichiarato, lo ha spinto a superare quella linea sottile che separa il bene dal male che oggi troppo spesso si infrange nell’ incapacità ad amare.
Rossella Notarangelo su Fb
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