Sarebbe bello se smettessimo di riempire di inutile e ipocrita enfasi una celebrazione che ogni anno di più viene svilita e sporcata dalla violenza e dall’egoismo, frutto di una mentalità che continua a vivere ancora in sottofondo attraverso la mercificazione, la mancanza di rispetto e di considerazione del ruolo femminile in ogni ambito. Eppure la Donna è semplicemente “solo” l’espressione e il lato femminile dell’universo e in quanto tale la paradossale “uguaglianza” che si vuole inutilmente rivendicare non ha ragione di esistere.
Credo che non è solo “colpa” dell’altra metà del cielo se ancora oggi dopo migliaia di anni ci ritroviamo a discutere ed auspicare sempre le stesse cose.
La scuola, la famiglia, i messaggi mediatici che arrivano ai nostri figli hanno una grande responsabilità nella formazione di preconcetti e pregiudizi che condizioneranno i loro rapporti con l’altro sesso.
Dovremmo avere il coraggio e la capacità di parlare di sentimenti ai nostri giovani, parlare d’amore ai nostri figli, dell’armonia della vita e della diversità dei sessi come un sublime artificio della natura per differenziare la bellezza dei ruoli; mostriamoci orgogliose e convinte di quello che facciamo e siamo, parliamo loro di condivisione, di rispetto per l’essere umano e di uguaglianza di diritti e di doveri; soprattutto cerchiamo di educarli alle cose che partono dal cuore e non vergogniamoci di esprimere e dimostrare il nostro amore attraverso carezze, coccole; gesti che a volte imbarazzano e che temiamo possano essere segno di debolezza. Mettere a nudo i propri sentimenti incoraggia al dialogo, a mettere fuori dubbi e paure. E allora viene spontaneo chiedersi qual è il senso della parola “auguri” che sentiremo domani? Cosa si vuole augurare di nuovo e di diverso rispetto agli altri giorni dell’anno?
L’unico augurio che mi sento di auspicare è che quelle povere mimose rimangano sui loro alberi e che non si perpetui la ridicola e inutile ricerca selvaggia del fiore che metta a tacere quei sensi di colpa di quei tanti che il giorno dopo continueranno a fare come sempre finta di nulla.
Anna Marsella
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