giovedì 26 Dicembre, 2024 - 14:00:24

“Non mettete piede nei miei terreni” – Avvocato di Oria difende i suoi uliveti e diffida la Forestale

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Salvare gli ulivi dall’abbattimento? Forse si può. O almeno è possibile temporeggiare. Quando il cittadino è solo contro le autorità, quando il suo interlocutore si chiama “Unione Europea”, istituzione notoriamente sorda alle frequenze su cui viaggiano le doglianze dei cittadini, allora ogni appiglio può diventare uno scudo col quale difendersi. Anche una semplice (nella forma, non nel contenuto) lettera. Come quella vergata dall’avvocato Giovanni Pesce, noto legale di Oria, proprietario degli ulivi di contrada Frascata contrassegnati dalle “X” verniciate dalla Forestale sui tronchi degli alberi infetti.

Nella missiva, indirizzata alla Regione Puglia e al Corpo Forestale, l’avvocato elenca una sfilza di mancati adempimenti, comunicazioni, permessi che lo autorizzano a diffidare chicchessia (Forestale inclusa) dal rimettere piede nalla sua proprietà per ulteriori indagini o perfino per l’abbattimento. Quello che pubblichiamo a seguire è il testo integrale della lettera: una freccia che gli oppositori all’abbattimento potrebbero aggiungere nella loro feretra. Forse la più acuminata.

Fonte:http://www.lostrillonenews.it/

Gentili signori,
Premesso:
-che il sottoscritto, residente in Roma, è proprietario di oliveto sito in agro di ORIA (BR), contrada Frascata, fg.23 part. 171 ed altre;
-che nella giornata di ieri il Corpo Forestale dello Stato, senza la presenza del sottoscritto, ha ispezionato il fondo e contrassegnato circa 80 alberi di olivo sospettati di essere infettati da “Xyiella fastidiosa” (a quanto si è potuto apprendere);
– che nessuna comunicazione ha mai ricevuto il sottoscritto in merito alla potenziale esistenza nel fondo in questione di veicoli portatori di Xyiella fastidiosa;
– che in base alla determinazione del dirigente servizio agricoltura della Regione Puglia 13 marzo 2015, n. 54 occorre rendere noto ai proprietari o conduttori a qualsiasi titolo dei fondi ricadenti nella “zona di eradicazione” e nel “ focolaio di Oria”, di cui agli allegati 1 e 2 del provvedimento, l’obbligo di eseguire le misure fitosanitarie di cui ai commi 6 e 7 dell’art. 10 del DM 2777/2014;
– che il foglio 23 dell’agro di Oria sembra ricadere nel perimetro della zona infetta e in quello della zona cuscinetto (come da allegato 2 della predetta determinazione)
-che non si può procedere all’abbattimento degli alberi in assenza di risultati certi sulla infezione -sino ad ora soltanto “sospetta”- senza previamente disporre le misure fitosanitarie di cui ai menzionati commi 6 e 7 dell’art. 10 del DM 2777/2014 diverse dall’abbattimento e ciò in ossequio al principio di proporzionalità;
– che i proprietari dovevano e devono essere messi nelle condizioni di conoscere la situazione prima di ogni altra decisione relativa all’abbattimento, come prescrive il comma 8 dell’art. 10 del DM 2777/2014, al fine di consentire loro di applicare le misure fitosanitarie alternative all’abbattimento;
– che il DM 2777/2014, del resto, fa esclusivo riferimento alla provincia di Lecce e che l’ulteriore ampliamento ad altre provincia deve essere approvato preventivamente dallo stesso Ministero
Tutto ciò premesso
1) Si chiede di conoscere esattamente i risultati delle indagini e prove di laboratorio effettuate sul fondo di mia proprietà;
2) Si chiede di conoscere quali misure fitosanitarie debbano essere predisposte prima dell’abbattimento;
3) Si chiede di avere accesso ai verbali di ispezione del fondo del CFS;
4) Si diffida dall’ulteriore ingresso del fondo e dall’abbattimento degli alberi contrassegnati in attesa di conoscere gli atti di cui ai punti che precedono;
5) Ove si dovesse stabilire l’abbattimento, si chiede di conoscere la motivazione dello stesso e gli allegati su cui si fonda, compreso il parere obbligatorio dell’Ufficio provinciale dell’agricoltura.
Con riserva di ogni azione.
Avv. Giovanni Pesce

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