“In merito a quanto riportato dagli organi di stampa circa un episodio di rifiuto della dialisi avvenuto il 29 maggio scorso presso il Presidio ospedaliero centrale “S.S. Annunziata” di Taranto, è necessario, nel rispetto e nella tutela del paziente, esporre alcuni aspetti per evitare possibili distorsioni interpretative sulla informazione fornita.
In primo luogo, negli articoli giornalistici è stato omesso che il paziente, oltre al trattamento dialitico, avesse rifiutato da diversi giorni ogni forma di terapia e che la sospensione di alcuni farmaci poteva essere causa dell’anomalo atteggiamento da egli assunto. In secondo luogo, i medici del S.S. Annunziata, come è prassi consolidata in virtù di una proficua e rispettosa collaborazione istituzionale, hanno allertato le forze di polizia perché il paziente, malgrado i tentativi telefonici di convincerlo effettuati in concerto con i familiari dello stesso – sempre presenti e collaborativi, si rifiutava di recarsi dal domicilio presso il Centro Dialisi, esponendosi così a un grave rischio di vita. Appena condotto al Centro Dialisi, il paziente è stato convinto, con la collaborazione congiunta dai presenti, a iniziare e a continuare regolarmente il trattamento dialitico. Non si è verificata, quindi, alcuna forma di conflittualità: piuttosto, una volta che il paziente ha raggiunto l’ospedale si è cercato di affrontare una difficile condizione di disagio con il semplice pacato dialogo tra le parti.
Questo è quanto dovuto per delineare quanto accaduto, seppur, nel rispetto dei pazienti, non è consuetudine degli operatori sanitari rendere di pubblico dominio quelli che sono i disagi sanitari delle persone in carico, poiché si preferisce operare nella discrezione e nel rispetto delle fragilità di ognuno“.
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