Il 21 dicembre nel nostro emisfero coincide col solstizio di inverno, il giorno in cui astronomicamente inizia la stagione più fredda dell’anno. Una notte particolare, la più lunga dell’anno ma dal giorno dopo le giornate torneranno ad allungarsi.
Giornata di tradizioni popolari in tutto l’emisfero boreale (nel mondo germanico il solstizio d’inverno corrisponde a Yule, mentre nella tradizione druidica si parla di Alban Arthan, la festa della Luce di Re Artù), quest’anno il solstizio astronomico cade per l’esattezza il 21 dicembre alle ore 17 e 28 minuti ora italiana, e potrebbe anche essere salutato da una pioggia di stelle cadenti. Lo sciame delle Ursidi infatti, attivo dal 17 al 24 dicembre, potrebbe affacciarsi anche questa notte, soprattutto dopo le 24.
Ma che cos’è il solstizio? Perché nel nostro emisfero è il giorno in cui inizia l’inverno e in quello australe è quello in cui inizia l’estate? È sempre il 21 dicembre?
Ecco 7 cose da sapere su questo giorno così speciale.
1) Che cos’è il solstizio di inverno?
Il solstizio di inverno è il momento in cui il sole si trova esattamente “sopra” il Tropico del Capricorno (punto detto Zenith), come se la linea immaginaria che collega il sole al tropico formasse con questo un angolo retto. Nel nostro emisfero corrisponde all’inizio dell’inverno, in quanto a nord i raggi arrivano molto inclinati. Nell’emisfero australe, ovviamente, è esattamente il contrario.
2) Perché è la notte più lunga dell’anno?
La Terra ruota attorno al proprio asse immaginario che “buca” i due poli, ma che è inclinato di 23° 27′. Dunque, essendo il nostro Pianeta inclinato, il Polo Nord e tutto l’emisfero boreale (dall’equatore al polo nord) sono piegati “fuori dal sole” e formano con i suoi raggi un angolo di circa 23 gradi. Ed è per questo che, ruotando attorno a se stessa, la terra in inverno si espone a un minor numero di ore di luce, che raggiungono il minimo al solstizio di inverno nell’emisfero boreale, mentre è esattamente il contrario in quello australe, dove il 21 dicembre inizia l’estate.
3) È il giorno in cui il Sole è più lontano dalla Terra?
Assolutamente no. Anzi, la Terra raggiunge l’afelio (ovvero il punto di massima distanza dalla nostra stella) nel corso della nostra estate, di solito a luglio. Il freddo tipico dell’inverno è dovuto all’inclinazione dei raggi, non alla loro distanza.
4) È sempre stata la notte più lunga dell’anno?
In realtà no. L’attuale calendario risale alla riforma introdotta da Papa Gregorio XIII nel 1582. In oltre 10 secoli erano stati accumulati circa 10 giorni di sfasatura dovuti alla “perdita” di circa 6 ore ogni anno.
Dunque con la riforma il solstizio si spostò al 21 dicembre, mentre prima era nel giorno di Santa Lucia, che continua ad essere ricordata il 13 del mese, quando in precedenza cadeva in prossimità del solstizio d’inverno. Da lì nacque il famoso detto ‘Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia’.
5) È sempre il 21 dicembre?
In realtà no. Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente (più precisamente 5h 48min 46s), ma questo perché l’anno solare non è esattamente di 365 giorni, ma di 365 giorni 5h, 48m, 45s, facendoci “perdere” di fatto circa 6 ore all’anno. Per questo il solstizio di inverno può capitare anche il 22 dicembre.
Il tutto si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto proprio per evitare di “perdere troppi giorni” rispetto al calendario (un giorno in più ogni 4 anni corrisponde esattamente alle 24 ore perse nei quattro anni stessi).
6) Che accade a Stonehenge il giorno del solstizio di inverno?
Stonehenge, il celebre sito archeologico che risale alla preistoria a circa 130 km a sud di Londra, è perfettamente allineato nei giorni dei solstizi (inverno ed estate). All’alba il sole entra esattamente “dalla porta principale”. In realtà non è noto ancora cosa fosse lo Stonehenge originario, ma questa particolarità ha indotto alcuni studiosi a pensare che potesse essere una sorta di “osservatorio astronomico dei tempi antichi”.
7) Un legame tra il Natale e il solstizio di inverno?
Ebbene sì: la data del giorno di Natale fu fissata al 25 dicembre da Papa Giulio I proprio per ragioni legate al solstizio, come antica festa pagana del sole. Infatti il solstizio di inverno, pur segnando l’inizio della stagione più fredda dell’anno, è anche il giorno in cui inizia la rinascita del sole, allungandosi nuovamente le giornate a partire dal giorno successivo. Probabilmente l’intenzione era di sostituire le tradizioni del passato con le celebrazioni cristiane.
Prepariamoci dunque a questa lunga notte, chissà, magari esprimendo desideri al passaggio delle stelle cadenti Ursidi.
Roberta De Carolis su greenme.it
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