Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile, giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini, “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.
Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni.
Nella mattinata di ieri il Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Lamberto Giannini è stato ricevuto a palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza e da una rappresentanza del personale.
Proprio per suggellare questo Anniversario il servizio di Guardia d’onore al Palazzo del Quirinale oggi è affidato al Reparto a cavallo della Polizia di Stato che per l’occasione indosserà l’uniforme storico risorgimentale.
Questa mattina, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese accompagnata dal Capo della Polizia, depone una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola Superiore di Polizia.
Successivamente nel piazzale della Scuola, dopo la rassegna dello schieramento e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Ministro dell’Interno consegna la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica, alla Bandiera della Polizia di Stato. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per il compito svolto dai Questori, Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con la seguente motivazione:
“Erede di una prestigiosa tradizione risalente a prima dell’Unificazione d’Italia, la Polizia di Stato, con assoluta fedeltà allo Stato e in difesa della collettività, ha assicurato, da centosessantanove anni, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Attraverso le proprie donne e i propri uomini, chiamati a ricoprire questo difficile ed essenziale compito, la Polizia di Stato, nelle fasi anche più drammatiche della storia del Paese, ha contribuito in maniera decisiva alla coesione della Nazione e ha garantito, sin dalla nascita della Repubblica, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando altresì i presupposti per il progresso e il benessere collettivo e dei singoli.”
L’attribuzione della medaglia d’oro corona un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale, fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana, con le eccezionali condizioni imposte dalla pandemia.
“Il 10 aprile di 40 anni fa la riforma della Pubblica Sicurezza, diventata legge, fu un cambiamento radicale” sono le parole del Questore di Taranto dr. Giuseppe Bellassai “voluto da chi sentiva il bisogno di adeguare ad una società in rapida evoluzione il sistema preposto alla tutela della sua sicurezza. Da quella riforma, consolidatasi nei decenni a venire, ha preso le mosse la Polizia di Stato che siamo oggi. La Polizia dell’Esserci sempre.
Esserci Sempre è una sfida difficile che si alimenta di senso di appartenenza. È passione, impegno, coraggio, consapevolezza e rispetto di tutti. È il faro sul nostro percorso che indirizza scelte e progetti, motivando la nostra aspirazione di essere riferimento di ogni cittadino.
Vogliamo esserci con “Comunità Sicure” che ha contribuito a vederci operare fianco a fianco con le Polizie Locali dei 29 Comuni della Provincia. E su Taranto in ogni quartiere del capoluogo e soprattutto in Città Vecchia, cuore pulsante di storia e cultura del capoluogo.
E per esserci… non abbiamo abbassato la guardia nel contrasto incessante alle consorterie criminali.
Il lavoro prolifico della nostra Squadra Mobile, apprezzato dalle Autorità Giudiziarie di Taranto e Lecce che la coordinano, ci ha permesso di ottenere risultati importanti nella repressione dei reati di natura associativa.
La nostra Sezione Falchi ha continuato ad infondere sicurezza nella collettività con i suoi quotidiani arresti. Le nostre Volanti, con la loro costante ed avvertita presenza sul territorio, hanno scoraggiato la microcriminalità e contrastato le forme più diffuse di illegalità.
I Commissariati distaccati ed il Commissariato Borgo hanno replicato, nei territori di competenza, il medesimo approccio, la stessa filosofia che abbiamo fatto nostri a Taranto.
Oggi è la festa degli uomini e delle donne della Polizia di Stato e colgo l’occasione per ringraziarli tutti per quello che fanno in un periodo difficile per la nostra società.
Forti delle nostre convinzioni e dell’esempio di chi non è più, di chi ha dato la vita per la Polizia di Stato, tutti noi tarantini, per nascita e per adozione, abbiamo deciso di dedicare i nostri sforzi ad una terra che amiamo o abbiamo imparato ad amare”.
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