mercoledì 27 Novembre, 2024 - 0:59:37

Oggi Sant’Apollonia, la santa dai mille denti

Ciao io sono Apollonia e posso dire: mai avuto carie in vita mia! Macchè. Magari. Si lo so che vi vengo in mente ogni volta che c’avete il mal di denti, che vi vedo dall’alto degli studi dei dentisti mentre fate volare i santi all’aria con il rumore di trapano in sottofondo. Mi rappresentano sempre con in mano una tenaglia con un dente o mentre me li stanno strappando, maledetti a loro, ma vi posso dire che all’epoca, di denti, ne avevo ben pochi che ero già vecchietta quando mi acciuffarono. Quel giorno, ad Alessandria d’Egitto dove vivevo, ci fu un tumulto generale contro di noi cristiani e i denti li avrei persi proprio durante la rissa, tra spintoni e folla in delirio, quindi le tenaglie, cari signori, vennero aggiunte soltanto dopo e non sono altro che frutto della fantasia popolare. Sapete com’è quando si racconta un fatto, che poi le cose vengono ingigantite e ognuno dice la sua e poi la situazione sfugge di mano.

Per non parlare della leggenda metropolitana che poi si è sparsa a destra e a manca sui denti di Apollonia che erano così tanti che persino Pio VI, il papa, non ne poteva più e decise ad un certo punto di farseli consegnare tutti, di chiuderli in un baule e di buttarli nel Tevere. Se ci pensate bene, un dente è la reliquia perfetta, piccolo, poco ingombrante, facile da trovare e conservare, e molto più commerciabile rispetto alle clavicole per esempio.

Quindi, per tornare al mio martirio, mi strattonarono talmente tanto in tutto quel putiferio che mi fecero cadere quei pochi denti che mi erano rimasti, chec’avevo già una certa età. Poi, non contenti, siccome io non mi arrendevo, accesero un grande falò e mi minacciarono di bruciarmi viva se non avessi lanciato almeno una bestemmia. Erano ridicoli, davvero. Che mica stiamo in televisione che solo perché ti scappa una bestemmia poi non ti fanno fare manco più non dico un programma, ma manco una semplice apparizione pagata a ribasso con gettone di presenza, com’è capitato al povero Ceccherini.

Comunque io li guardai in faccia a quei brutti ceffi e dissi loro: sapete che vi dico? Mi ci butto da sola tra le fiamme, brutti trogloditi, che mò mi avete davvero stancato e la faccio finita, basta che non vi vedo più davanti agli occhi, e mi lanciai tra le fiamme. E i trogloditi muti!
Ritornando alla questione – denti – solo una cosa: prevenire è meglio che curare. Meditate gente, meditate!

Jenne Marasco

 

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Notizie su Jenne Marasco

Jenne Marasco
Jenne Marasco nata a Sava dove tutt’ora risiede. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Lecce, Indirizzo Storico Artistico. Ha conseguito la maturità scientifica al Liceo De Sancits Galilei di Manduria. Ha lavorato in ambito culturale per Eventi e Festival di Cinema occupandosi di Comunicazione, Ufficio Stampa, Organizzazione, Recensioni di Cinema e di Storia del Territorio. Ha collaborato alla realizzazione di documentari su personaggi di rilievo come il poeti e artisti salentini, e su tematiche storiche dedicate alla memoria. Ha collaborato come assistente alla regia al documentario “Viviamo in un incantesimo” (omaggio a Vittorio Bodini 2014). Ama molto leggere ha la grande passione della scrittura.

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