LECCE 29 MARZO 2015 – Quattromila persone (fonte Ansa) soprattutto giovani, hanno partecipato alla manifestazione in corso in piazza S.Oronzo, a Lecce, per dire no all’espianto delle piante infette dalla xyella e all’uso indiscriminato di insetticidi, che compaiono tra le misure adottate dal piano stilato dal commissario per l’emergenza, Giuseppe Stilletti.
Oltre 60 le associazioni che sostengono la manifestazione promossa da Associazione Spazi Popolari, CSV Salento, Forum Ambiente e Salute, Lilt Lecce, Peacelink e associazione Casa delle Agricolture Tullia e Gino. Alla manifestazione hanno aderito numerosi agricoltori e imprenditori del settore turistico, nonché molti artisti salentini tra cui i Sud Sound System, il cui leader Nandù Popu, ha invitato tutti “ad essere attivi nella difesa degli ulivi salentini da un’aggressione che potrebbe sconvolgere per sempre il paesaggio, la natura, la storia del Salento”.
Intanto l’intero Salento si sta mobilitando per la via Crucis per gli Ulivi organizzata dalle 5 diocesi della metropolia di Lecce che si svolgerà domani alle 19.30 a Gagliano del Capo (Lecce) fino a raggiungere la Basilica di Santa Maria di Leuca e che vedrà per la prima volta la partecipazione contemporanea, al di fuori di un evento liturgico, dei vescovi delle diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, di Nardó-Gallipoli e delle Arcidiocesi di Lecce, Otranto e Brindisi- Ostuni. La fiaccolata illuminerà il percorso facendo sosta sette volte durante le quali si avranno momenti di grande suggestione per riflettere e pregare, a simboleggiare l’orazione di Cristo nell’orto dei Getsemani. Si vuole in questo modo metaforizzare il momento di dolore che sta vivendo il Salento e il sacrificio che si chiede ai suoi ulivi per salvare dal contagio il resto d’Europa, inviando così un messaggio di sensibilizzazione alle istituzioni nazionali e internazionali. L’evento è organizzato dalle diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, di Nardò-Gallipoli e dalle Arcidiocesi di Lecce, di Otranto e di Brindisi-Ostuni. “Vogliamo sensibilizzare il nostro territorio – si legge in un comunicato delle Diocesi – alla custodia del Creato”
Fonte: Ansa
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