Il Corpo Forestale dello Stato congiuntamente alla Guardia di Finanza, ha sottoposto a sequestro 19 pale eoliche e 3 cantieri in agro dei Comuni di Crispiano e Massafra in provincia di Taranto nonché al sequestro preventivo per equivalente di oltre 350.000 euro di contributi pubblici indebitamente percepiti mediante truffa da alcuni indagati ed erogati come contributi pubblici da parte del G.S.E. (Gestore per i Servizi Energetici) per l’energia prodotta.
Dall’attività investigativa, condotta dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Martina Franca da circa due anni, è emerso che sul territorio di Crispiano e Massafra (nelle località Vallenza, Montemoro e Cacciagualani), erano stati realizzati ben 19 aerogeneratori ed altri tre erano in fase di costruzione. Il tutto in assenza di autorizzazioni paesaggistiche, in quanto opere realizzate su terreni sottoposti ad una serie di vincoli di natura paesaggistica, ambientale e idrogeologica. Per i lavori illecitamente eseguiti sono dunque state iscritte nel registro degli indagati 12 persone tra amministratori di società, tecnici progettisti, direttori dei lavori e proprietari dei terreni. I reati contestati sono molteplici e vanno dal concorso nella realizzazione illegittima di aerogeneratori per la produzione di energia eolica in area sottoposta a vincoli paesaggistici, ambientali e idrogeologici, alla lottizzazione abusiva. È stata inoltre contestata ad alcuni indagati il reato di truffa per aver percepito tramite mendaci attestazioni contributi pubblici per oltre 350.000 euro.
Le pale eoliche sono state inoltre realizzate in un’area buffer di protezione della Z.P.S. (Zona di Protezione Speciale) e del S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) denominata “Area delle Gravine” e dell’I.B.A. n. 139 (Important Bird Area) ai sensi rispettivamente della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat della Comunità Europea. Ai sensi della suddetta normativa, per la modificazioni significative come quella che si intendeva portare a termine con la costruzione e la messa in opera delle pale eoliche, era necessaria preventivamente la Valutazione di Incidenza ambientale (V.INC.A.), da rilasciarsi ad opera della Provincia di Taranto, che avrebbe dovuto considerare fra l’altro l’impatto delle pale sugli uccelli interessati dai loro spostamenti lungo le abituali rotte migratorie. Le pale eoliche possono infatti costituire una fonte di pericolo soprattutto per i grandi veleggiatori, i rapaci, le gru, le cicogne, ma anche per i piccoli migratori.
Ma l’effetto deleterio delle pale eoliche non è solo diretto. Vi possono essere effetti dannosi per l’avifauna perché sottraggono territorio agli uccelli e provocano un effetto barriera che obbliga gli stormi a seguire itinerari più lunghi durante i voli di migrazione. È per tutti questi motivi che l’installazione di pale eoliche è soggetta a molteplici autorizzazioni, che in questo caso sono state eluse o del tutto ignorate.
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