Ed eccoci qui quasi alla fine di una giornata in cui gli AUGURI sono fioccati a centinaia, identici a quelli degli anni passati anche se rinnovati nelle intenzioni. Infatti nonostante gli sforzi per renderli originali e inediti, le cose augurate poi alla fine sono state quelle di sempre e naturalmente Pace, Serenità e Salute sono come sempre andati alla grande! Cose sacrosante che in occasione del Natale acquistano un significato nuovo e diverso da quello che invece attribuiamo loro nella nostra quotidianità condivisa.
Responsabile di questa “spedizione sentimentale” sicuramente l’atmosfera e la particolarità di questa festa che riesce a coinvolgere anche i più agnostici e scettici; A Natale i pensieri si semplificano e si assottigliano, diventano quasi trasparenti e condivisi e riusciamo davvero a sentirci tutti buoni e giusti, quasi che questa festa, col suo luccichio, riesca a far brillare solo la nostra parte positiva e, nel vigore delle strette di mano, negli abbracci e nei baci che distribuiamo generosamente, infila e ripara tutti i sentimenti negativi compresa quell’indifferenza che negli altri giorni dell’anno vive compagna della nostra quotidianità.
Ridimensionati dalla magia natalizia torniamo idealmente bambini e, rimpicciolendo le nostre certezze ci accorgiamo improvvisamente anche dell’altro.
I sorrisi si allargano e guardiamo dritto negli occhi chi abbiamo incrociato e ignorato per giorni e giorni sul nostro cammino. A Natale cambia tutto …tutto diventa più abbordabile e facile, le nostre paure si smorzano, le nostre diffidenze spariscono e ci sentiamo carichi e protetti da rituali comuni che ci fanno dimenticare solitudini e conflitti.
A quelli che abbiamo ricevuto e messo già a posto sarebbe bello aggiungere un altro augurio : quello di riuscire a mantenere viva la speranza di un SOGNO! Grande o piccolo che sia! Proprio quel sogno, quel segreto che sicuramente ciascuno di noi tiene al riparo e al caldo in un angolo del cuore, là dove nessuno riesce ad arrivare! Un sogno anche impossibile di quelli che lasciamo abbandonato a se stesso consapevoli e spaventati della sua infattibilità ma che non abbiamo il coraggio di rimuovere perché finché lui è lì possiamo pensarlo, costruirlo e aspettare che si avveri.
Ed è quella infantile attesa che possa accadere anche l’impossibile che ci aiuta a rimanere vigili e mai rassegnati, mai vinti da cose o situazioni che ci costringono a guardare solo verso il basso!
Duemila anni fa fu proprio il chiarore di una stella nel cielo a far alzare lo sguardo alle “genti” e infondere loro fiducia e speranza nuova. E Buon Natale sia!
Anna Marsella
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