Le insegne luminose, i siti internet e le App per smartphone che avvertono sulla presenza dei sistemi per la misurazione della velocità potrebbero diventare illegali in Italia, complice un decreto legge che intende metterli al bando. È quanto scrive La Repubblica, che ha sentito sull’argomento anche il Procuratore Generale di Roma Giovanni Salvi. Secondo i promotori, la proposta sarebbe motivata da questioni riguardanti la sicurezza: una segnalazione prima di un autovelox, che arrivi dallo smartphone o da un pannello luminoso, potrebbe indurre gli automobilisti ad effettuare manovre pericolose e creare confusione sulla strada. L’idea allo studio avrebbe lo scopo di azzerare questi fenomeni, portando così gli automobilisti ad essere più disciplinati e rispettosi dei limiti di velocità.
Oggi in Italia è del tutto lecito segnalare la presenza di autovelox, tutor e degli altri misuratori di velocità, se è vero che molte amministrazioni locali pubblicano regolarmente la lista delle strade in cui effettueranno le misurazioni. Il disegno di legge intende però vietare i siti, le pagine Facebook, le applicazioni (fra cui Coyote e Waze) e gli avvisi di qualsiasi genere che mettano in guardia le persone al volante sulla “minaccia” imminente. I passaggi normativi richiesti prima dell’approvazione definitiva potrebbero comunque rivelarsi ancora lunghi, come spesso accade in Italia, ma questa novità segna la direzione che le autorità intendono seguire per migliorare, a loro avviso, le condizioni di sicurezza sulle strade.
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