Il “Cuore Messapico” ha iniziato a battere e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Facendo leva sulla necessità di rendere fruibili i beni culturali manduriani avuti in gestione, la cordata di operatori turistici, enti e associazioni, in piena ristrettezza di tempi e con la necessità di aprire al pubblico quanto prima, ha chiesto e ottenuto dall’Amministrazione Commissariale di provvedere essa stessa allo sfalcio dell’erba del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria.
Sostenuti dalla Coldiretti, socio della cordata, Cuore Messapico a partire da giorno tre luglio scorso ha dato inizio alla pulizia dalle erbacce e di altro materiale rinvenuto all’interno del Parco. Ricordiamo che quello di Manduria, con una estensione di 50 ettari è il secondo parco più grande d’Europa.
Tra passaggi di trattori con trincia erbe, decespugliatori agguerriti, zappe, e rastrelli indefessi, nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto, e sotto la sorveglianza dell’archeologo dott. Gianfranco Dimitri, l’area archeologica messapica sta tornando rapidamente alla luce. Obiettivo di Cuore Messapico, sostenuto dai motti coniati per l’occasione di #anforza e di #nessunosisentaescluso, è quello di aprire i battenti del parco a partire dalla settimana prossima.
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