Un innovativo progetto, ideato da due donne, che permette alle aziende agricole e agroalimentari di innovarsi e affrontare le sfide dei mercati globali.
Il progetto punta agli obiettivi della “Agricoltura sostenibile ed economia circolare” del PNRR e dell’Agenda 2030 dell’Onu, racchiusi nelle “Cinque “P” dello sviluppo sostenibile: Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta!
Nel settore agricolo e agroalimentare la globalizzazione e la digitalizzazione dei mercati impongono alle aziende di innovare i propri modelli gestionali e produttivi, al fine di rispondere al meglio alle esigenze di buyers e consumatori sempre più attenti alla tracciabilità e alla qualità delle produzioni.
Sono processi che richiedono a ogni singola azienda notevoli investimenti, risorse che, soprattutto in questo periodo di crisi, molte imprese non sono in grado di sostenere autonomamente.
Ma spesso questo non basta.
Proprio la globalizzazione impone alle imprese agroalimentari e agricole di dimensioni medie e medio-piccole, di unirsi mettendo a fattore comune le proprie capacità di marketing e commercializzazione per relazionarsi con i mercati, soprattutto con i buyers più importanti.
Per rispondere a queste esigenze è nato il progetto “facciamoFILIERA”, un programma comune di rete concepito da due giovani professioniste pugliesi, Grazia Bozza e Daniela Barreca, proprio per favorire processi di riorganizzazione dei rapporti tra le aziende agricole ed agroalimentari, anche alla luce della riconversione in atto nei diversi comparti (email info@facciamofiliera.it).
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi a Berlino, presso lo stand di Agromed a Fruit Logistica, la più importante fiera del settore, riscuotendo l’interesse di importanti operatori del settore.
Oggi il contratto di filiera è in grado di acquisire importanti risorse finanziarie, creando una sinergia positiva tra un soggetto pubblico cui compete l’erogazione dei finanziamenti, come il Ministero delle politiche agricole, e le parti private che devono realizzare un programma di investimento secondo precise direttive.
Il plus di “facciamoFILIERA” è la capacità di promuovere la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera stessa, stimolando la creazione di migliori relazioni di mercato e garantendo prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola.
Infatti il progetto “facciamoFILIERA” non si limita a interessarsi solo della produzione agricola come altre esperienze similari, ma va a coinvolgere i diversi segmenti della filiera interessando tutte le fasi dell’attività delle aziende: da quella primaria a quella di trasformazione, fino alla commercializzazione e alla distribuzione dei prodotti agricoli e agroalimentari, seguendo un disciplinare di produzione predefinito che garantisce ai buyers la qualità e la tracciabilità delle produzioni.
Il progetto “facciamoFILIERA” si avvale di una rete di collegamenti tra imprenditorialità agricole e a queste connesse che le due professioniste pugliesi, sulla base delle competenze consulenziali e delle conoscenze già acquisite nel comparto agricolo e agroalimentare pugliese e lucano, hanno costruito nel tempo.
Questo permette da subito alle aziende di esprimere al meglio, attraverso le filiere, le loro potenzialità sfruttando possibilità di investimento e di crescita significative.
Globalizzazione significa pensare in grande: il progetto “facciamoFILIERA” si prefigge per l’anno in corso di collegare i nuovi programmi di investimento agli obiettivi di sostenibilità ambientale e transizione equa e inclusiva della ’“Agricoltura sostenibile ed economia circolare” imposti dal PNRR e ai nuovi obiettivi di Agenda 2030 dell’Onu racchiusi nelle “Cinque “P” dello sviluppo sostenibile: Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta!
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