Quasi ogni sera, passeggiando per i vicoli della nostra Maruggio in compagnia del mio amico Luciano Attolino, cerco invano quel mio borgo natio dal volto umano. Dietro Shanghai cerco la mia infanzia, i volti e le tracce di chi non c’è più. Compio un percorso rituale ma inutile per quelle antiche vie. Rivedo solo i frammenti di un mondo antico scomparso ed evoco i volti, le parole, i piccoli fatti associati a quelle casette basse e bianche. C’è uno strano silenzio lungo quelle viuzze… .
Tuttavia… odo delle voci flebili e dei malinconici suoni, vedo i volti scarni di Uomini e Donne di un paese perduto.
Sono le voci, i suoni e i volti che sono rimasti scolpiti dentro di me fin dalla mia fanciullezza.
Sono le voci, i suoni e i volti dei nostri padri e madri, i segni della nostra memoria e della malinconica nostalgia. Sono i valori della nostra appartenenza. I valori della nostra identità. Sono i valori eterni di noi maruggesi.
Tonino Filomena
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