SICUREZZA ALIMENTARE – Patatine chips, ritirato lotto contaminato da sostanza con potenziale effetto cancerogeno. Il Ministero della Salute ha appena segnalato il richiamo di un lotto di patatine chips per rischio chimico
Attenzione alle patate fritte. Irresistibili per il loro gusto e per la loro croccantezza, le patatine in busta sono uno degli alimenti più amati dagli italiani. Soprattutto per i patiti degli aperitivi. Frutto proibito per chi soffre di colesterolo o di diabete, le patatine rappresentano una minaccia anche per chi ha una salute di ferro. Il motivo? Contengono una sostanza potenzialmente tossica.
Un lotto di un famoso marchio, infatti, è stato segnalato dal ministero della Salute nella pagina dedicata agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, per un possibile rischio chimico. Per rischio chimico si intende la possibilità che i prodotti alimentari segnalati siano contaminati da un agente chimico non segnalato, o che quest’ultimo sia presente in quantità che superano il limite disposto dalla Legge. Secondo quanto riportato nella nota dell’allerta segnalata dal Ministero della Salute, le confezioni del lotto richiamato potrebbero essere contaminate da olio minerale. A seguito di una Direttiva dell’Unione Europea, poi recepita nell’ordinamento italiano, è stato segnalato un possibile rischio cancerogeno, collegato all’esposizione da oli minerali usati. Come spiega anche Certifico.com, la IARC, e cioè l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha condotto una serie di studi, i quali hanno dimostrato che esistono degli elementi sufficienti per valutare la cancerogenicità di questa tipologia di oli, e soprattutto quelli sotto forma di oli motore usati.
L’esposizione dei prodotti alimentari agli oli di questo tipo può portare, dunque, alla contaminazione da parte dell’olio e, quindi, al conseguente ritiro dal commercio delle confezioni contaminate. All’interno dell’organismo dopo l’ingestione, questa sostanza e i suoi metaboliti sono rapidamente assorbiti dal tratto gastrointestinale, per poi essere successivamente metabolizzati ed escreti con le urine, ma la cosa forse più interessante, secondo alcuni studi sperimentali su animali, è la dimostrazione che si distribuisce in tutti i tessuti, senza escludere il feto.
Nel dettaglio si tratta del lotto di produzione è 23.08.2023 Lot 237delle patatine Viva Chips “Paprika Style”, e in particolare le confezioni da 100 grammi. Il marchio del prodotto è Viva Chips SOLID FOOD S.R.L. e il nome del produttore è SOLID FOOD S.R.L.. Il nome o la ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è: Monolith Italia Nord S.R.L., via Cappafredda 18 C, 37050, Roverchiara (VR). Lo stabilimento di produzione è sito in Romania, ed esattamente a Loc. Stel, 415600, Str.Lucian Biaga nr.9, Hala 2, judet Bihor. La data di scadenza fissata per tali prodotti è il 23 agosto 2023. Gli operatori segnalano la “non conformità” delle confezioni di questo lotto, a causa della contaminazione da olio minerale. Sottolineano, altresì, l’effetto cancerogeno del prodotto stesso. Per questo motivo, dunque, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda i consumatori che avessero acquistato confezioni di questo tipo di non mangiare ciò che c’è al loro interno.
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