I ricordi sono frammenti che schizzano via, alcuni si perdono, altri s’incastrano nel cuore o nell’anima e lì rimangono per sempre.
Poco più di vent’anni fa a quest’ora eravamo in viaggio! Io, te e la mia paura!
Tu come sempre sereno e tranquillo, avvolto nei miei abbracci e in una pacata consapevolezza di cui ancora oggi mi stupisci e che ti riparava dalle mie ansie;
io invece sperimentavo e scoprivo per la prima volta il limite di un amore che credevo fosse invincibile contro tutto e tutti.
Ogni anno, complice la moviola dei ricordi, rivivo quei giorni combacianti e il tempo rallentato da quelle paure rischiarato solo dai tuoi sorrisi che si fidavano ciecamente di me e della vita che ti aspettava.
Mi stupisco di come a volte la mente si accanisca a ricordare, invece di dimenticare, gli angoli più bui della nostra esistenza, quelli che ci cambiano, che ci fanno sentire braccati e disperati, che ci fanno pregare arrabbiati anche se non sappiamo più chi e per cosa… e che trasformano angolazioni, prospettive e l’idea che abbiamo avuto fino ad allora della nostra esistenza che, da quei momenti e forse anche grazie a quei momenti, non sarà più la stessa. Da quei giorni hai smesso di imparare da me e hai cominciato a insegnare qualcosa a me Figlio mio!
A.M.
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