Pierfranco Bruni, novello Carroll quando pensò all’indovinello e lo fece con l’intento di lasciarlo privo di una soluzione!
Cosi nel video “La magia del cappellaio”, a cura di Anna Montella, anche nell’avventura della piccola Alice l’orizzonte e il suo confine sconfinato rappresentano il dubbio.
“Perchè i tramonti son pupazzi da levare?”, questo l’indovinello della fiaba.
È l’onda del mare che definisce l’orizzonte o la linea sottile che divide cielo e terra a portarci l’orizzonte nello sguardo? Questo il suo mistero, il suo indovinello, novello Carroll, Bruni, tra un susseguirsi di albe e tramonti.
L’importanza inevitabile dell’onda del mare che ritorna e riporta sassi e conchiglie, come inevitabilmente importante è la memoria che risacca nell’anima ricordi e ci bagna di follia.
Vorremmo fermarla quell’onda, vorremmo fermarlo il tempo, che folle idea, che folle vitalità.
Bisogna avvicinarsi al mare e guardarlo finché l’onda non diventi orizzonte.
Ecco la mia esuberante soluzione al mistero di Pierfranco, la risposta all’indovinello del suo angelo. Come se dicesse: l’onda è l’orizzonte in continuo fluttuare e sono io che riempio la sua risacca di memoria, la mia, gli affido i miei ricordi e chiedo all’orizzonte di portarsi via quelli cupi e tristi e restituirmi solo quelli che sanno di luce e calore.
Che l’onda dell’orizzonte a cui affido il mio sguardo lavi la mia anima e bagni i miei pensieri, che prenda i miei occhi fino all’infinito e mi restituisca solo la magia dei segreti, la bellezza dell’impossibile, l’entusiasmo di ricominciare aspettando l’impeto travolgente di un’altra onda e poi ancora un’altra e un’altra ancora.
Un viaggio costante nelle Meraviglie di un paese chiamato anima. Chiamato favola! Una favola. Un mistero.
Evelyn Zappimbulso
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