“Siamo istanti perché non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”: così lo scrittore e saggista, professor Pierfranco Bruni, in occasione dell’avvio delle celebrazioni del settantesimo anniversario della morte di Cesare Pavese, ricorda le parole di uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo, presentandone la poetica ai ragazzi del quinto anno del liceo “De Sanctis Galilei”, che, per la seconda volta nel loro istituto, hanno avuto il piacere di incontrare lo studioso, approfondendo temi significativi nell’ambito del panorama critico dello spazio letterario italiano.
Tuttavia, le riflessioni del professor Bruni non si sono limitate ed esaurite nella mera analisi letteraria, ma hanno avuto la capacità di coinvolgere, oltre all’attenzione, anche gli animi dei circa 180 studenti presenti, che gli hanno rivolto diverse domande d’approfondimento, intrattenendo con lui un dibattito dall’acceso dinamismo dialettico: un valore aggiunto per gli studenti e le studentesse manduriani, che hanno così avuto occasione di essere guidati magistralmente nell’appassionata conoscenza della poetica di Cesare Pavese.
“Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo” scriveva lo scrittore delle Langhe in una citazione ricordata dal relatore: è questa, difatti, la medesima passione che ha animato lo spirito ed il lavoro di un uomo di cultura come il professore Bruni, spingendolo a condividere con le giovani generazioni – che sono proprio alla scoperta del mondo – dei preziosi attimi del suo tempo che, come ha insegnato Pavese, sono “istanti che non si dimenticano”.
Adriana Amato
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