Mi chiedo ancora una volta, e dovrebbero rispondermi anche se la loro storia la conosco sul palmo di una ruga di mano, dopo aver vissuto direttamente la nascita di Alleanza Nazionale, dopo aver scritto libri sul tradizionalismo cattolico vandeano, insieme a Isabella Rauti, Pino Tosca, Tonino Filomena, Francesco Grisi, Tommaso Romano, Ulderico Nisticò, cosa ha Fratelli d’Italia della destra?
Non ha una tradizione storica e tanto meno culturale.
Non ha una visione antropologica sul piano delle idee.
Non ha una tradizione metodologica e di stile.
Non ha una filosofia che possa chiamarsi Pensiero forte.
Non ha pensatori, scrittori, uomini pensanti di riferimento.
Non ha nulla.
Fratelli d’Italia non è un partito di destra e tanto meno un movimento di opinione. Nulla che caratterizza e contraddistingue non solo la destra tradizionale e tanto meno la visione di quel dibattito che si sviluppò in AN, il cui patrimonio proveniva sia dal MSI che dal Sindacato Libero Scrittori sia da una cultura conservatrice e da una economia che poneva al centro il pensiero di Rasi, di Accame, di Pound.
Eppure hanno creato nell’immaginario un partito di destra. Non lo è! Il risultato è stato quello di far eleggere Raffaele Raffaele Fitto al Parlamento Europeo e come se non bastasse la Giorgia lo candida alla Presidenza della Regione Puglia.
Ha fatto eleggere in Fratelli d’Italia e ha candidato alla Giunta della Regione Puglia l’erede di una democrazia cristiana che ha sempre combattuto la destra e il grande pensiero di una destra sociale.
Mi appello agli elettori realmente di destra e a coloro che vorrebbero votare Fratelli d’Italia.
Fitto non ci appartiene.
La sua storia il suo pensare è completamente contro la destra vera.
Fitto non ha nulla di destra.
Basta leggere la sua storia.
Uomini di destra non fatevi coinvolgere in questo luogo comune.
FITTO NON RAPPRESENTA LA DESTRA PERCHÉ NON È DI DESTRA.
Pierfranco Bruni