Rigenerazione costiera, Piano delle coste, Riserva regionale di Campomarino, raccolta differenziata e dopo trent’anni – lo aveva iniziato mio padre all’epoca sindaco di questo comune – approvare entro il 2016 anche il PUG. Questi i presupposti per candidarci a ottenere anche la quinta Vela. Potrebbe sembrare un elenco di documenti, ma noi comunichiamo con le carte e senza gli atti formali non è possibile ottenere risultati». Ha parlato così, Alfredo Longo, sindaco di Maruggio, nel corso della presentazione – la prima in Puglia dopo l’evento di Milano – della guida blu “Il mare più bello 2015” che per la prima volta assegna a Maruggio le quattro Vele.
«La nostra è una guida autentica. Non è fondata sulle autocertificazioni delle amministrazioni comunali». Lo hanno sottolineato Maurizio Manna, direttore regionale di Legambiente Puglia, e Giovanni Colonna, console del Touring Club Italiano.
Se la Puglia nel 2014 ha registrato la presenza di 3 milioni di turisti che hanno soggiornato in media per 4 notti, è a quel target che bisogna guardare con attenzione. «Ma a noi non interessa essere la Rimini del Sud – ha sottolineato Longo -. Noi vogliamo attestarci su un turismo di qualità, responsabile, vogliamo proporre un mare straordinario ma anche un territorio, un entroterra che abbia un’offerta di qualità: dal sistema delle dune alle chiese e alle torri recuperate. Vogliamo motivare il turista, proponendo percorsi minori ma di qualità, ci rivolgiamo a un turismo sensibile e il lavoro che da un anno ad oggi stiamo mettendo sul tavolo della politica è teso proprio a questo: salvaguardia e valorizzazione sono temi a noi particolarmente cari».
L’aula consiliare “Vanni Longo” è stata anche lo senario per un primo bilancio delle attività di una attivissima, seppure giovane, sezione locale di Legambiente, guidata da Gianfranco Cipriani che ha snocciolato tutta una serie di iniziative che da ottobre scorso ad oggi hanno caratterizzato e soprattutto coinvolto e motivato la comunità maruggese. «Le 4 Vele sono un ingombrante punto di partenza – ha detto Cipriani – ma siamo fiduciosi perché qui si sono create le condizioni sociali e amministrative affinchè iniziative come quelle promosse da Legambiente all’interno di piani nazionali, ma anche di idee strettamente locali, possano trovare le risposte che meritano in termini di coinvolgimento e risultati».
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